di Er.No.
Il Comune di Salerno, in un solo anno ha perso ben un milione di euro. A denunciarlo il consigliere di Salerno di Tutti, Gianpaolo Lambiase. Nello specifico, il consigliere fa riferimento al 2016, con l’accorpamento di due società controllate e partecipate dal Comune, con due aziende “esterne”: Salerno Energia Vendite con Iren e Salerno Distribuzione con Aquamet. Un’operazione che – a detta di Lambiase – il Comune avrebbe illustrato come necessaria e utile per “razionalizzare ed efficientare” le attività e i servizi erogati, con l’obiettivo di ottenere meno sprechi, maggiori “entrate” per l’Ente Pubblico e quindi maggiore risparmio per il cittadino-utente, costretto a pagare bollette “salatissime”. «Ebbi all’epoca forti dubbi e perplessità, che diventano oggi più credibili, vista la recente vicenda giudiziaria aperta dalla Procura di Forlì, che interessa anche “Salerno Energia Distribuzione S.p.A.», spiega Lambiase che in quell’occasione chiese di sapere perchè la Iren aveva ottenuto il 50% delle azioni della nuova società, senza che il Comune di Salerno ricevesse alcun ritorno economico certo. Aquamet, invece, selezionata con procedura a evidenza pubblica, è stata premiata con la partecipazione del 43,5% nella nuova società. Secondo il consigliere, inoltre, Aquamete sarebbe posseduta da altre Aziende che operano sul mercato del gas, socie della stessa società accorpata a Salerno Distribuzione e che, di conseguenza, potrebbero essere concorrenti della nuova societàSA Energia Distribuzione + Aquamet nelle “gare pubbliche di bacino per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas”. «Le gare pubbliche di bacino non sono ancora ”partite”, sebbene l’ultima proroga concessa dal D.L.192/2014 abbia previsto la scadenza del 31 dicembre 2015. Se fossero già “partite”, si sarebbe posta un’altra questione. Salerno, Comune capofila, avrebbe dovuto svolgere il ruolo di stazione appaltante: può il Comune di Salerno, quale stazione appaltante, partecipare contemporaneamente con la sua nuova Società alla gara pubblica che sarà bandita?», si chiede ancora Gianpaolo Lambiase, secondo cui ad un anno dalla fusione e accorpamento delle nuove società l’amministrazione comunale avrebbe perso circa un milione di euro. Il dato sarebbe emerso dopo che lo stesso Gianpaolo Lambiase ha messo a confronto i bilanci del 2016 (quando le due Società erano totalmente partecipate dal Comune) e del 2017 (quando le nuove societàerano partecipate dal Comune di Salerno per il 48% in IREN-SA energia vendite e per il 56% in SA distribuzione-Aquamet). «Le Società, a bilancio approvato, hanno distribuito al socio Comune di Salerno utili pari a 3.300.000 di euro nel 2016, e appena 2.300.000 di euro nel 2017. Il Comune in un solo anno ha perso 1.000.000 euro! Dobbiamo continuare a rimetterci anche nei prossimi anni?», si chiede – retoricamente – il consigliere.