La Cassazione ha messo un punto fermo: la confisca di Parco Aurora e Parco Verdiana è confermata. In sostanza, le due lottizzazioni sono nelle mani, definitivamente, dell’amministrazione comunale di Montecorvino Pugliano. E se da un lato si è chiarito l’aspetto giudiziario, dall’altro ora c’è da definire il rapporto con i proprietari che allo stato non hanno mai visto la loro casa. Anzi, hanno pagato le prime rate assistendo, poi, negli anni, al completo abbandono di quelle strutture, lasciate a disposizione di chiunque e soprattutto del degrado. Sul tavolo dell’amministrazione comunale del sindaco Domenico Di Giorgio, ora ci dovranno essere le richieste dei proprietari. Ossia, di coloro che hanno deciso di rinunciare alla loro abitazione, chiedendo la restituzione di quanto versato, e di coloro, invece, che vogliono entrarci. Secondo indiscrezioni, per ora, le casse comunali potrebbero contare su una disponibilità di 1 milione e mezzo di euro che a quanto pare non basterebbe per liquidare tutti. Ora s’attende la mossa del Comune, ed in particolare la comunicazione del sindaco di Montecorvino Pugliano, costretto ora a prendere una decisione.
Una vicenda, questa, che ha sfiorato il paradosso, con i proprietari che si sono ritrovati senza casa e con i soldi già versati. Quella del Parco Aurora, in particolare, rientra in una costola di quell’inchiesta che decimò nel 2003 l’amministrazione comunale con l’arresto dell’allora sindaco Giuseppe Palo, insieme ad altre quindici persone, tra politici, imprenditori e costruttori. Tutti, o quasi, condannati. E se la giustizia ha fatto il suo corso, dopo quasi un decennio, arrivando ora con la pronuncia della Cassazione, circa 200 famiglie ancora devono entrare in quelle abitazioni, dapprima naturalmente sequestrate dall’autorità giudiziaria, per poi essere acquisite al patrimonio comunale.
Allo stato, praticamente, quelle abitazioni andrebbero rifatte completamente. Per anni non c’è stato nessun tipo di controllo.
6 aprile 2013