“La vicenda dell’affido e della gestione del servizio di sosta a pagamento è uno dei simboli – e l’ennesima dimostrazione – che sono i cittadini, le casse dell’Ente e la qualità e la trasparenza della macchina amministrativa a pagare il prezzo dell’incapacità del sindaco, delle continue girandole di assessori e competenze, della sciatteria con la quale “non” guidano la nostra città”, Ancora una volta il progressista Michele Grimaldi alza il tiro contro l’amministrazione Salvati e stavolta lo fa sulla vicenda parcheggi. La gestione del servizio di sosta a pagamento è stata affidato alla società in house Acse nel 2015, affidamento confermato dalla Commissione straordinaria nel 2018. Nel frattempo, sempre la Commissione straordinaria – con uno dei suoi primi atti – aveva rescisso il contratto con la Publiparking. L’attuale piano parcheggi prevedeva un incasso annuo superiore al milione di euro, ed un aggio annuo al Comune da parte di Acse di oltre 400mila euro. L’affidamento ad Acse del servizio scadeva il 28 novembre 2021. A novembre il servizio viene affidato in proroga ad Acse per due mesi, tempo breve ma compatibile con un minore costo del servizio e dunque con la possibilità di operare al di sotto della soglia prevista dalla norma, procedendo ad affidamento diretto del servizio, anche senza previa consultazione di più operatori economici. “Arriva anche gennaio, e nulla si muove. .E così l’Amministratore unico dell’Acse Marra decide di proseguire il servizio anche oltre i due mesi di proroga. Alla fine- aggiunge Grimaldi-, il 16 maggio Marra riscrive al Sindaco informandolo che dal 31 maggio sarà costretto ad interrompere la gestione del servizio di sosta a pagamento”. Secondo Grimaldi per “tre mesi l’Acse – società in house del comune – ha gestito un servizio pubblico senza nessun atto che glielo affidasse. E a che titolo lo ha fatto? La proroga tecnica è ammessa solo nei casi eccezionali in cui, per ragioni oggettive estranee all’amministrazione, vi sia l’effettiva necessità di assicurare precariamente il servizio nelle more del reperimento di un nuovo contraente”. Infine la domanda: ” Cosa succede dal 31 maggio? Chi e come gestirà il servizio? Si profila un danno erariale e contabile per il Comune?”.
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