di Marco De Martino SALERNO. Fino all’ultimo secondo dell’ultimo giorno di mercato, e per la verità anche oltre visto il caso Mazzeo, la tifoseria della Salernitana ha sperato nell’arrivo di un bomber. La dirigenza granata però ha preferito non ingaggiarlo. Una decisione che ha provocato malcontento ed insoddisfazione tra i sostenitori. Ed invece, dopo i primi 270’ di campionato, la Salernitana ha il miglior attacco del girone C della Lega Pro. Sette reti frutto soprattutto dei due spettacolari finali di gara contro Martina ed Aversa. La squadra granata ha addirittura il capocannoniere, Ettore Mendicino, che ha realizzato tre gol in soli 129’ trascorsi in campo. A segno, finora, sono andati tra l’altro solo gli attaccanti: con il Cosenza in gol è andato Gabionetta dal dischetto, a Martina il connazionale Calil ha fatto lo stesso, Negro ha realizzato una doppietta domenica scorsa con l’Aversa e, come detto, SuperMendo è a quota tre reti grazie alla marcatura di Martina ed alla doppietta con gli aversani. Insomma, se c’è un reparto che sta dando segnali positivi è proprio l’attacco. Paradossalmente, a venire a mancare in queste prime tre giornate è stato invece il reparto che sembrava essere, dopo il mercato, quello più completo ed affidabile: la difesa. Con due portieri di categoria come Gori e Russo, una batteria di centrali ben assortita come quella composta da Bianchi, Trevisan, Lanzaro e Tuia e due terzini che hanno militato quasi sempre in cadetteria come Colombo e Franco, Menichini sembrava poter dormire sonni tranquilli. Ed invece gli svarioni più grossolani si sono registrati proprio nelle retrovie. Con cinque reti subite la retroguardia della Salernitana è al quint’ultimo posto nel girone C, precedendo soltanto Cosenza, Martina, Aversa e Savoia. Dei calciatori menzionati prima, il solo Lanzaro non ha ancora giocato neppure un minuto. E potrebbe essere proprio l’innesto dell’ex difensore del Real Saragozza la variante più importante che Menichini potrebbe apportare al pacchetto arretrato per cercare di mettere una pezza alle lacune evidenziate in queste prime giornate. Attacco al top e difesa al flop. Ed il centrocampo? E’ forse proprio questo il reparto che, non avendo trovato ancora la quadratura, sbilancia la compagine granata. Se in attacco la Salernitana può avvalersi infatti di grandi individualità capaci di risolvere da sole gli incontri, in difesa si soffre maggiormente le carenze della zona nevralgica, che fatica a far gioco ma anche a fare filtro. Non a caso le reti subite a Martina e con l’Aversa sono nate tutte da ripartenze veloci che hanno trovato i centrocampisti fuori posizione e la difesa sguarnita. A Menichini, che medita di cambiare modulo, il compito di rimediare.
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