Andrea Pellegrino
Condanna definitiva per l’ex soprintendente di Salerno Gennaro Miccio e per il funzionario Giovanni Villani. La Cassazione ha confermato la sentenza di Appello, condannando così in via definitiva i due alti funzionari della soprintendenza di Salerno ad otto mesi per falso ideologico. Già in primo grado, nel 2014, i due dirigenti erano stati condannati. La vicenda riguarda i lavori di ristrutturazione dello storico Palazzo Santoro di Corso Garibaldi. I fatti risalgono al 2010, quando Miccio guidava gli uffici di via Tasso e l’architetto Villani era il responsabile del procedimento su Palazzo Santoro. Il caso fu sollevato dopo un esposto presentato dal professore Alessio Colombis, proprietario di un immobile dello storico stabile. I due, in pratica, in qualità di pubblici ufficiali, quali funzionari della Soprintendenza, con nota del 1 giugno 2010 inviata al Ministero dei Beni Culturali, nell’ambito degli interventi di restauro conservazione del Palazzo Santoro, attestarono che l’ingegnere Giuseppe Carluccio (incaricato dell’intervento) era in possesso di una specializzazione in restauro monumentale rilasciata dall’Università La Sapienza di Roma. Attestazione che è risultata falsa, in quanto il curriculum esibito alla Soprintendenza non conteneva alcun documento relativo alla specializzazione e, quindi, l’ingegnere Carluccio non aveva mai conseguito il master post laurea. Miccio e Villani, difesi rispettivamente dal professore Agostino De Caro e dall’avvocato Francesco Maldonato, sono stati condannati, tra l’altro, al pagamento delle spese processuali.