Doppia commemorazione a Pagani per il giorno 4 novembre, dedicata all’unità nazionale e alle forze armate e anche a San Carlo Borromeo. A spiegarne il motivo è il primo cittadino Raffaele Maria De Prisco, «questa è stata una giornata in cui ricordiamo i tanti che hanno dato la loro vita per la libertà. Una giornata in cui rinnoviamo la nostra stima e collaborazione alle forze armate, ma anche ai volontari sempre presenti nei momenti di emergenza, insieme alla polizia locale. Una giornata dedicata, questo anno, al ricordo di Gino Sellitti dell’ associazione Bersaglieri, anima e motore delle iniziative che interessano questa giornata. Il suo ricordo è stato partecipato dall’ associazione bersaglieri che ha ricordato inoltre Antonio Tevere. La giornata del 4 novembre a Pagani si associa ai festeggiamenti di San Carlo, che è il santo protettore del palazzo comunale, e quindi è nostra usanza negli ultimi anni benedire la casa comunale in questa giornata». Nella mattinata di ieri alle ore 10:30 è iniziato il sentito evento celebrativo all’ unità nazionale e alle forze armate, che richiama simbolicamente la fine della prima guerra mondiale per gli italiani con l’armistizio di Villa Giusti, che entrò in vigore il 4 novembre del 1918. Sono stati presenti le istituzioni nella persona del sindaco Raffaele Maria De Prisco, il consigliere provinciale Gerardo Palladino, i consiglieri comunali Tommaso Passamano, Anna Maresca, Veronica Russo; Michele Pepe presidente dell’associazione Papa Charlie, il bersagliere Gaetano Pepe, i vigili urbani e i carabinieri. «Abbiamo approfittato dei pochi minuti in cui ha smesso di piovere, poi abbiamo fatto una preghiera nei pressi del monumento ai caduti in guerra di Pagani, ha seguito la mia benedizione, poi l’inno nazionale, è stata deposta la corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti e infine siamo andati al Comune dove c’è l’immagine di San Carlo Borromeo» a parlare dei momenti salienti della celebrazione è don Flaviano Calenda, parroco della chiesa del Santissimo Corpo di Cristo. Quando i presenti sono entrati al Comune, si sono soffermati nei pressi dell’immagine dedicata a San Carlo Borromeo. Conclude Calenda, «abbiamo celebrato qualche giorno fa il tenente Marco Pittoni, ora ricordiamo i caduti di tutte le guerre. Viviamo attualmente in tempi di guerra, preghiamo affinché si possa professare la pace».
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