PAGANI. Definire “movida” il timido flusso di persone che affolla di sera le strade cittadine e soprattutto durante il fine settimana potrebbe essere un’esagerazione. La città risulta divisa in tre parti, come risulta da un reportage di Medianews24: il vuoto al Corso Ettore Padovano, qualche cenno di vita in via Marconi, comitive e famiglie riverse in Piazza Sant’Alfonso e Piazza Auditorium. Sono ormai lontani i tempi quando l’intero centro cittadino veniva preso d’assalto da un bagno di folla che invadeva ogni angolo di una città che poteva considerarsi uno dei polmoni dell’Agro.
Oggi, lungo Corso Ettore padovano, non c’è più nulla. La villa comunale è in continua decadenza a causa delle condizioni di degrado e abbandono in cui versa. Solo qualche ragazzino “annoiato” o dedite alla “canna” si aggira in zona. Poche attività restano aperte di sera, pur sapendo che di clienti ne arriveranno così pochi da poterli contare su una sola mano a fine serata. Tanti altri esercizi invece, al calar del sole, preferiscono abbassare le serrande. Solo di giorno il corso risulta frequentato per abitudine e necessità quotidiane. Ne sanno qualcosa Anna Gaudiano e suo marito Giuseppe Caruso, titolari del bar Revolution: «Di giorno qui al Corso Padovano si lavora. La gente esce per fare spese o per andare a lavoro nei tanti uffici presenti in zona. La sera, l’area si svuota perché non c’è nulla, non ci sono negozi aperti, non ci sono attrazioni. In passato abbiamo organizzato degli eventi sia nei giorni festivi sia in quelli lavorativi e tante persone hanno risposto alla nostra chiamata: avevamo addirittura il bar pieno. L’unico modo per attirare gente è mettere in piedi qualcosa di ambizioso. Per questo motivo, insieme agli altri commercianti della zona, abbiamo fondato un comitato che nelle prossime settimane organizzerà eventi e serate sul territorio, tutto a spese nostre. Chiediamo solo un aiuto morale da parte del Comune».
La situazione comincia a vivacizzarsi un po’ in via Marconi, dove l’area alle spalle del cinema “Multisala La Fenice” sembra essere uno dei luoghi prediletti di tanti adolescenti che passano il tempo libero a giocare a biliardino, bere thé freddo e mangiare qualcosa fermandosi presso una friggitoria nei paraggi. Tuttavia, è in piazza Sant’Alfonso e in piazza dell’auditorium che spesso si registra il “boom” di presenze. Paninoteche e bar a volte riescono a malapena a gestire l’elevato numero di clienti, ma in altre, hanno difficoltà nel riempire i tavolini. Il Doner Kepab, il bar City Hall, il Corner Pub, Pub 500 e l’Hollywood Caffé sono le poche realtà che riescono a far restare i paganesi in strada, probabilmente anche per la loro posizione strategica.
Il Fidema Bar è una delle poche realtà a rendere più vivace la “movida” paganese: nonostante abbia aperto da poco i battenti, è diventato già noto per le sue serate: almeno due volte a settimane organizza balli di gruppo e non solo, con la collaborazione di alcune scuole di ballo locale, riuscendo a coinvolgere persone di tutte le età. «La gente è contenta quindi quel poco che si riesce a mettere in piedi viene apprezzato e noi continuiamo a lavorare per passione – dichiarano i titolari del bar -..Abbiamo intenzione di andare avanti cercando di portare in piazza anche attrazioni per bambini, posteggi e complessi musicali con la speranza, magari di una possibile chiusura delle strade. Ringraziamo l’amministrazione comunale per averci permesso di esercitare sulla piazza ed estendere il nostro esercizio».
Tuttavia, è proprio ai piedi della casa alfonsiana che molto spesso si sono registrati casi di violenza con maxi-risse che in più occasioni avrebbero costretto i genitori ad andare via e portare i propri figli a casa anticipatamente. Alcuni cittadini avrebbero anche lamentato la presenza di ragazzi e adulti dediti allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. Non è un caso che diversi mesi fa, piazza Sant’Alfonso era finita al centro di numerose polemiche per l’assenza di controlli in materia di sicurezza pubblica. Per un futuro migliore Pagani deve fare ancora molta strada.