Pagani, Muore dopo 5 mesi di Rianimazione a causa di un incidente. Il cuore di Giovanni Caso, 70 anni, ha smesso di battere in un ospedale di Isernia (dopo il ricovero all’Umberto I) a seguito delle gravi ferite riportate lo scorso 19 aprile quando fu investito da una utilitarioa guidata da una donna. A nulla sono servite le cure dei camici bianchi del nosocomio di viale San Francesco e successivamente dei medici del “Neuromed” molisano. Quel giorno, a pochi metri dalla sua abitazione, venne travolto da un’auto guidata da una donna anziana all’incrocio tra via San Domenico e via Guerritore nelle vicinanze della storica pasticceria Aurora. Un episodio che segnò profondamente la comunità liguorina e che, a distanza di mesi, apre ora un nuovo scenario giudiziario, con un procedimento legale ancora in corso. Dalle gravi lesioni si indaga ora per omicidio stradale. Erano circa le 20,30 del 19 aprile quando Giovanni Caso, dopo una giornata ordinaria, stava facendo ritorno a casa. Attraversava via Guerritore, nel cuore di Pagani, quando, all’altezza dell’incrocio con via San Domenico, nei pressi della storica pasticceria , una vettura lo investì. Alla guida, una donna anziana che si stava immettendo proprio in quella strada. In pochi attimi, la normalità si trasformò in tragedia. I soccorsi arrivarono quasi subito allertati dai presenti che erano in strada. L’uomo, in condizioni gravissime, fu trasportato d’urgenza all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Per lui fratture multiple e una profonda ferita alla testa con sanguinamento. Dopo i primi interventi fu ricoverato in terapia intensiva e, viste le sue condizioni delicate, trasferito successivamente all’istituto neurologico Mediterraneo (Neuromed) di Isernia centro specializzato per patologie neurologiche. Il quadro clinico non migliorò mai. Giovanni Caso rimase in stato vegetativo per cinque mesi, vivendo tra apparecchiature sanitarie e cure continue. Fino a ieri, quando il suo cuore ha smesso di battere. Sul caso indaga la procura di Nocera Inferiore che dovrà raccogliere gli atti nell’ospedale della città molisana e riformulare l’ipotesi di reato che è di omicidio stradale anzichè gravissime e permanenti lesioni. Ora si attende il via libera della magistratura per il triste rito dei funerali
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