Pagani, manomissione contatori dell'Enel: 10 arresti - Le Cronache
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Pagani, manomissione contatori dell’Enel: 10 arresti

Partendo da alcune notizie confidenziali che segnalavano come alcune persone operavano, a scopo di lucro ed in favore di terzi, attuando condotte delittuose finalizzate al furto di energia elettrica ai danni della Società Enel Distribuzione S.p.A., l’attività investigativa della Sezione Operativa del Reparto Territoriale, ha permesso di smantellare una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al furto dell’energia elettrica. I membri della banda previo corrispettivo di cospicue somme di danaro da parte dei beneficiari delle forniture elettriche (gli intestatari dei contatori elettronici), provvedevano alla materiale manomissione della componentistica interna dei singoli contatori elettronici o applicavano magneti che ne alteravano il regolare funzionamento. Il tutto si traduceva nella registrazione di consumi di energia elettrica minori rispetto a quelli reali, con conseguente danno economico alle società fornitrici (Enel S.p.A. o altri operatori del mercato libero) ed all’erario dello Stato, pari all’indebito vantaggio degli utilizzatori delle forniture elettriche manomesse. I componenti dell’associazione per delinquere, che operavano con mansioni ben definite nell’organizzazione stessa, si individuavano negli indagati, raggiunti oggi da misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G. e obbligo di dimora:
– AMENDOLA Francesco, classe 1948, ex dipendente Enel Distribuzione, di Pagani
– AMENDOLA Davide, classe 1973, figlio Francesco, di Pagani (sottoposto obbligo dimora);
– PISACANE Mario, classe 1940, di Terzigno, ex dipendente Enel; che si occupavano di reperire i potenziali clienti ed effettuare le manomissioni;
– CERCIELLO Francesco, classe 1954 di Brusciano, quale dipendente Enel, impiegato al call-center presso l’ufficio Enel di Napoli, forniva le opportune informazioni ai suoi associati circa la posizione (stato di fornitura, morosità e quant’altro) di ogni singolo utente, intestatario delle forniture elettriche che dovevano essere oggetto della futura manomissione dei relativi contatori elettronici o proposta di vendita dei magneti da applicarvi sugli stessi.
– P.M., classe 1961, ingegnere ed insegnante di Foggia, il quale, approfittando della sua qualità di esperto in materia nel campo elettronico / elettromagnetico / informatico, forniva ai componenti dell’associazione sopra indicata le opportune indicazioni per la manomissione dei contatori elettronici e/o l’utilizzo dei magneti per falsare la misurazione dei consumi.
L’intera attività investigativa, protrattasi per un lungo tempo e complessa (i soggetti infatti effettuavano interventi in tutto l’agro nocerino sarnese, il cavese il salernitano e la valle dell’Irno, nonche’ l’agro nolano, i paesi della provincia napoletana, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e Boscoreale in particolare, ma anche la stessa città di Napoli) ha portato, di volta in volta, a riscontro delle attività svolte, all’arresto in flagranza di reato di n. 10 persone ed al deferimento in stato di libertà di n. 23 persone, accertando complessivamente il furto di energia, per mezzo della manomissione dei contatori elettronici o alterazione della misurazione dei consumi per l’azione dei magneti, quantificati in KwH 2.400.000, per un valore di €. 470.000 Euro circa recuperati dalla Società Enel Distribuzione S.p.A. per mezzo delle verifiche svolte, oltre al raggiro di una somma di danaro pari ad € 110 mila euro dovuti agli stati di morosità accumulati dagli utenti finali che venivano favoriti dagli indagati che non li segnalavano e permettevano loro di effettuare volture e nuove intestazioni a favore di familiari conviventi, sui cui contatori poi effettuavano le manomissioni.