Un miracolo. Solo così si può definire quanto accaduto mercoledì a Mercatello e che ha visto protagonista padre Giovanni, per anni a capo della chiesa di Mariconda. A raccontarlo è Antonio Bracciante, residente a Mariconda ma molto legato al sacerdote, per anni le cui condizioni di salute sono molto precarie, anche a causa della dialisi a cui era costretto a sottoporsi ormai da diversi anni. “Ieri (mercoledì per chi legge ndr), un amico mi ha chiamato per dirmi che padre Giovanni era ormai in fin di vita”, racconta Bracciante che spiega ad aver allertato tutti i suoi conoscenti e di aver provato a sentire l’ospedale per accertarsi delle reali condizioni di salute del prete. Anche dal nosocomio avrebbero confermato che per padre Giovanni non c’era più nulla da fare: era necessario il trasferimento a casa per permettergli di morire nella sua abitazione, circondato dai suoi affetti più cari. “In poche ore la notizia ha fatto il giro dell’intero quartiere, molti dispiaciuti volevano poter salutare il sacerdote per l’ultima volta ma a causa delle norme anti contagio non era possibile andare in ospedale mentre altri avevano già programmato di organizzare una veglia funebre in chiesa per dare il giusto riconoscimento a quel sacerdote che si è sempre speso per il bene della sua comunità e non ha mai fatto mancare il suo affetto e le sue attenzioni”, racconta ancora Bracciante. Intanto tutto era stato organizzato per il ritorno a casa ma è proprio qui che avviene il miracolo, nel giorno dell’anniversario di padre Pio, a cui padre Giovanni era estremamente devoto. “Ad un certo punto ha ricominciato a respirare, stava bene – racconta ancora – Siamo ancora increduli ma felici di averlo ancora tra di noi”. Ora, padre Giovanni è a casa circondato dall’affetto dei suoi familiari e della sua comunità. I giorni trascorsi in ospedale che hanno tenuto con il fiato sospeso tutti cittadini del rione di Mariconda e di Mercatello sembrano essere solo un brutto ricordo. Ma in città è già corsa al Lotto. (er.no
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