Sovrappeso e fumo di sigaretta restano per gli italiani tra i principali fattori di rischio oncologici, ma corretti stili di vita potrebbero invertire il trend. Lo ricordano gli oncologi in occasione della presentazione dal rapporto ‘I numeri del cancro in Italia 2025’ dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). “L’abitudine tabagica resta più frequente fra gli uomini (28%) rispetto alle donne (20%) ed è fortemente associata allo svantaggio sociale, coinvolgendo molto di più le persone con difficoltà economiche (36%) rispetto a chi dichiara di non averne (21%). Un altro fattore di rischio è anche il sovrappeso – spiega Rossana Berardi, presidente eletto Aiom -. L’eccesso ponderale riguarda il 43% degli adulti in Italia. Dal 2008 le analisi temporali mostrano un aumento dell’eccesso ponderale a livello nazionale, sostenuto da un incremento, contenuto ma statisticamente significativo, dell’obesità nel Nord, a fronte di una riduzione che ha avuto inizio negli anni più recenti nel Meridione”. Il gradiente geografico dell’eccesso ponderale resta a sfavore del Sud e in alcune Regioni, come Campania, Puglia e Molise, sottolinea Berardi, “la metà della popolazione adulta è in sovrappeso”. Ai problemi con la bilancia si associa spesso l’assenza di attività fisica. In questo caso, però, si avverte un’inversione di tendenza. Infatti, dopo più di dieci anni di incremento costante, il trend della sedentarietà ha cambiato direzione dopo il 2020, mostrando una progressiva riduzione di 5 punti percentuali in soli 4 anni, dal 32% del 2020 al 27% nel 2024. “Una riduzione dell’obesità migliorerebbe la salute pubblica, riducendo nuove diagnosi e recidive oncologiche e potenziando la risposta alle terapie. Agire su peso e stile di vita è uno strumento concreto di prevenzione e cura del cancro, in linea – conclude Berardi – con l’approccio One Health”. (





