Omicidio Vassallo, la cantata di Romolo Ridosso - Le Cronache
Ultimora

Omicidio Vassallo, la cantata di Romolo Ridosso

Omicidio Vassallo, la cantata di Romolo Ridosso

Nove indagati per l’omicidio in concorso di Angelo Vassallo aggravato dal metodo mafioso e spaccio di droga . Quando nel 2016 si pentì Alfonso Loreto gli inquirenti capirono che si poteva arrivare anche a risolvere il caso del delitto Vassallo avvenuto sei anni prima a Pollica. E sarebbe stato “Fonzino”, figlio di Pasquale Loreto alias ‘o ragiunier, a indirizzare gli inquirenti verso Romoletto Ridosso capo dell’omonima cosca detenuto in cella a Firenze dove sta espiando una serie di condanne. A Pollica ci sarebbero stati proprio attivi interessi della cosca capeggiata da Ridosso e Loreto e per i quali, sostiene la Dda salernitana, Angelo Vassallo si sarebbe contrapposto. Proprio Ridosso senior con il figlio (Salvatore anche lui collaboratore di giustizia), aveva riaperto le speranze di trovare nuovi indizi e prove per chiudere il cerchio sulla morte del sindaco pescatore.  Per la Procura di Salerno quel delitto eccellente, fatto a colpi di calibro 9×21 tanfoglio, una pistola mai ritrovata, era  stato ordinato dalla camorra.  Ridosso aveva risposto alle domande dei magistrati fornendo ulteriori dettagli all’indagine. Il fratello di Salvatore Piscitiello ucciso 20 anni fa nella faida di camorra con i Muollo avrebbe parlato dell’omicidio Vassallo sin dai cinque verbali illustrativi della sua collaborazione di giustizia, resi tra il 2016 e il 2017. Dichiarazioni su cui si fonda l’iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Cipriano, di Pompei alias Peppe Odeon, il titolare di un cinema di Scafati che nel 2010, nell’estate del delitto Vassallo, prese in noleggio il cinema di Pollica, a pochi passi dal ristorante gestito dalla famiglia dell’allora sindaco. Cipriano è uno dei 9 indagati e insieme a Lazzaro Cioffi fu sottoposto già a interrogatorio 4 anni fa.  Tra gli indagati (oggetto di perquisizione) il tenente colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il carabiniere Luigi Molaro, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, padre e figlio Ridosso,  l’imprenditore Giuseppe Cipriano e i fratelli Domenico, Federico e Giovanni Palladino, titolari di un residence a Pollica, che sono sotto inchiesta per droga. E Angelo Vassallo voleva denunciare proprio un traffico di stupefacenti intorno al porto di Acciaroli.  L’ipotesi accusatoria per gli indagati è di omicidio e di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.