di Andrea Pellegrino
Da una cooperativa sociale sarebbe partito l’ordine ai dipendenti di far confluire voti su un candidato, oggi consigliere comunale di maggioranza. L’intercettazione al vaglio degli inquirenti pare che non lasci dubbi all’immaginazione. Dalla coop vogliono almeno “dieci voti” verso il candidato per “salvarsi”. Nuovi elementi, dunque, nell’ambito dei filoni d’inchiesta condotti dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno e che riguardano diverse attività di Palazzo di Città. Al Comune l’aria, da qualche mese, è pesante ed il via vai delle forze dell’ordine è ormai costante. Ieri mattina la Guardia di Finanza ha fatto nuovamente visita ad alcuni uffici comunali per poi incontrare anche la segretaria comunale. Secondo indiscrezioni, questa volta i finanzieri pare abbiano acquisito atti presso il settore avvocatura, ed in particolare presso l’ufficio dell’avvocato Nello Di Mauro. A quanto pare, alcuni uomini in divisa, avrebbero incontrato anche vertici dell’amministrazione comunale al secondo piano di Palazzo Guerra. Carte relative sempre alle cooperative, ed in particolare ai bandi di gara per l’affidamento dei servizi. Solo il giorno precedente gli uomini della Dia avevano acquisito i mandati di pagamento all’ufficio ragioneria del Comune, nel giorno, tra l’altro, in cui è stato ascoltato, negli uffici della direzione investigativa antimafia di Salerno, il consigliere comunale d’opposizione Peppe Zitarosa, come “persona informata sui fatti” relativamente agli appalti destinati alle cooperative sociali. Nei prossimi giorni toccherà a Roberto Celano ed Antonio Cammarota: il primo capogruppo di Forza Italia ed il secondo presidente della commissione trasparenza. Con molta probabilità ai due saranno chieste notizie su mercatini e villaggio di Babbo Natale, altro filone all’attenzione della Procura della Repubblica di Salerno. Celano e Cammarota, inoltre, contrariamente a Zitarosa, sono stati convocati direttamente in Procura, quindi alla presenza del pm Silvio Marco Guarriello. L’amministrazione comunale, intanto, ribadisce la sua tranquillità, in merito alle ultime vicende giudiziarie: «Ribadiamo – si legge in una nota stampa – l’integrità, la serietà e l’efficacia della propria azione amministrativa. Il Comune di Salerno è il fautore più convinto del controllo – rapido e rigoroso – della legalità, utile e necessario per le persone perbene e per gli amministratori che si dedicano con onore e abnegazione alla gestione della cosa pubblica. Il Comune di Salerno è una casa di vetro dove ogni cosa è ben visibile e riscontrabile». Ma la Guardia di Finanza ha bussato anche alle porte della società “Salerno Pulita”. Qui è stata presa la lista dei dipendenti della società.