Cinquanta milioni di euro per il recupero di immobili ed alloggi di edilizia residenziale pubblica. Questa la cifra che è stata destinata dalla Regione Campania che ha pubblicato sull’ultimo bollettino l’avviso pubblico ed il modello di domanda. Il bando, che attua la delibera di Giunta proposta dal vicepresidente con delega all’Urbanistica Fulvio Bonavitacola, interessa i Comuni della Campania ad alta tensione abitativa e gli Istituti Autonomi di Case Popolari proprietari di alloggi.Il programma, finalizzato al ripristino e alla manutenzione straordinaria, anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico, statico e al miglioramento sismico degli immobili, è articolato in due linee di intervento con importi fino a 15 mila euro e fino a 50 mila euro.
Nel primo caso, la somma stanziata riguarda interventi di lieve entità finalizzati a rendere prontamente disponibili alloggi sfitti inutilizzabili; nel secondo caso, le risorse sono destinate all’efficientamento energetico degli edifici, alla messa in sicurezza delle componenti strutturali, alla rimozione di manufatti e materiali nocivi e pericolosi (amianto, piombo), al superamento delle barriere architettoniche.Lo stanziamento complessivo è pari a 50 milioni di euro.Il termine di presentazione delle domande è fissato al 10 settembre prossimo. “Recuperiamo – sottolinea il vicepresidente Bonavitacola – gli alloggi di edilizia economica e popolare che si trovano nei 116 comuni ad alta tensione abitativa, individuati dalla delibera CIPE del 2003. “Renderemo altresì pronti all’uso gli immobili attualmente inutilizzabili, per assegnarli alle categorie sociali indicate dalla legge 9 del 2007 a condizione che i soggetti appartenenti a queste categorie siano collocati utilmente nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi”, conclude Bonavitacola.
L’elenco
Ed ecco i comuni interessati. Nel Salernitano, oltre il comune capoluogo, potranno accedere al bando Cava de’ Tirreni, Scafati, Battipaglia, Nocera Inferiore, Eboli, Pagani, Angri, Sarno, Pontecagnano Faiano, Nocera Superiore, Capaccio, Mercato San Severino, Agropoli, Baronissi, Campagna, Fisciano, Castel San Giorgio, Bellizzi, Sala Consilina, Giffoni Valle Piana, Pellezzano, Vietri sul Mare, San Cipriano Picentino, Castiglione dei Genovesi e San Mango Piemonte. Nel napoletano, invece, i comuni interessati sono: Napoli, Giugliano in Campania, Pozzuoli, Casoria, Castellammare di Stabia, Afragola, Marano di Napoli, Acerra, Casalnuovo di Napoli, Quarto, Pomigliano d’Arco, Melito di Napoli, Caivano, Arzano, Mugnano di Napoli, Nola, Sant’Antimo, Villaricca, Frattamaggiore, Marigliano, Gragnano, Bacoli, Qualiano, Volla, Cardito, Poggiomarino, Vico Equense, Ischia, Sant’Antonio Abate, Casavatore, Grumo Nevano, Forio, Sorrento, Brusciano, Frattaminore, Saviano, Palma Campania, Massa Lubrense, Casandrino, Piano di Sorrento e Monte di Procida.
(andpell)