“Io sono rimasto sorpreso da queste reazioni perché ho semplicemente detto e lo ripeto che ci sono sensibilità diverse nelle varie etnie in tutto il mondo nei confronti della donna. Il fatto stesso che vi siano dei paesi dove c’è l’infibulazione o dove alle donne viene proibito di guidare la macchina o sono costrette a portare il velo o sono frustate se sono adultere dimostra che non siamo tutti uguali. Noi siamo molto evoluti in Europa, per fortuna”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a RaiNews a margine degli Stati Generali della protezione civile a Roma, ha commentato le polemiche in merito a quanto detto nella giornata di ieri a Salerno dopo gli ultimi femminicidi: “Purtroppo il legislatore e la magistratura possono arrivare entro certi limiti a reprimere questi fatti, che si radicano probabilmente nell’assoluta mancanza non solo di educazione civica ma anche di rispetto verso le persone, soprattutto per quanto riguarda giovani e adulti di etnie che magari non hanno la nostra sensibilità verso le donne”, aveva dichiarato. “Poi non esistono soltanto i femminicidi, dove tra l’altro la percentuale di reati commessi da stranieri è maggiore in proporzione rispetto a quella commessa dagli italiani – ha aggiunto – ma esistono anche delle forme di maltrattamenti familiari, di stalking. Noi le conosciamo, io le ho conosciute con 40 anni di pubblico ministero che ho esercitato, che non vengono nemmeno denunciate. Perché la sopraffazione del maschio, soprattutto di una certa cultura, è tale come era cento anni fa nella nostra civiltà contadina per cui la donna è una cosa e lo è anche dal punto di vista sessuale. Noi ci siamo, per fortuna, evoluti”.





