Erika Noschese
Non accenna a placarsi la polemica circa i lavori che dovrebbero tenersi allo stadio Vestuti e che vedrebbero l’abbattimento della curva Sud ed il trasferimento della palestra Senatore ad Ogliara. A lanciare l’allarme, stavolta, è Roberto Manzo, presidente dell’Arechy Rugby. Un preoccupazione concreta, quella del presidente Manzo che esordisce così: «Non toglieteci il Vestuti». Il settore giovanile della storica società di rugby, infatti, da sempre si allena all’interno dello stadio Vestuti pur essendo costretti a migrare al campo di Casignano per disputare le partite a causa della non idoneità campo. «A Salerno non esistono strutture per altri sport all’infuori del calcio. E’ tutto concentrato là e i pochi campi che ci sono come il Settembrini o il De Gasperi sono tutti in gestione della Figc e tutti utilizzati o finalizzati per l’utilizzo del calcio», ha dichiarato il presidente Manzo. Sport come il Rugby, sia da punto di vista sociale sia da un punto di vista educativo, istruttivo, formativo sono importanti a Salerno, pur non avendo spazi idonei per praticarlo. «Per il Vestuti c’è questo progetto di finanza che al momento è bloccato ma a quanto pare dovrebbe andare avanti quindi se ci tolgono anche il Vestuti saremo sempre costretti a migrare altrove. La cosa grave è che l’Arechi Rugby è una società che storicamente ha raggiunto un traguardo importante, con la serie B che è un campionato nazionale e giochiamo con squadre siciliane, laziali, dell’Abruzzo e nella fase finale ci incontriamo con squadre di tutta Italia, anche del nord ma non abbiamo un campo idoneo per disputare un campionato di serie B», ha poi aggiunto il numero uno dell’Arechi Rugby. Una difficoltà da non sottovalutare, dunque, se non altro per permettere alla squadra giovanile – linfa vitale di qualsiasi associazione sportiva ma a maggior ragione per il rugby che richiama molto di più degli altri sport sotto il punto di vista del valore, dello spirito di lealtà e della collaborazione – di continuare ad allenarsi in città. Valori ma anche tradizioni quelle del rugby e della squadra salernitana, da sempre fedeli al cosiddetto “terzo tempo”: dopo gli 80 minuti di partita, fin da bambini, si brinda con gli avversari, commentando la partita. «Se ci tolgono il Vestuti il settore giovanile non sappiamo dove farlo allenare», ha chiosato poi Manzo.