di Alfonso Malangone*
Il Siope, Sistema Informativo per le Operazioni degli Enti Pubblici, è una infrastruttura telematica gestita dalla Banca d’Italia e utilizzata dalla Pubblica Amministrazione per trasmettere ai Tesorieri gli ordinativi da contabilizzare a debito e a credito (fonte: Legge 11/12/2016 n. 232, art. 1, c. 533). Così, consultando i prospetti di un qualsiasi Ente, in una qualsiasi data, è possibile conoscere sia l’andamento delle entrate e delle uscite sia la corrente situazione finanziaria. In sostanza, Siope non è solo uno strumento di lavoro, ma anche una importante fonte di informazioni per i cittadini. Ne segue che, comparando i valori dichiarati dal Comune a fine Ottobre scorso e a fine Ottobre 2022, un anno fa, non si può tacere del sensibile arretramento delle Entrate né evitare di lanciare un grido di allarme per i futuri equilibri finanziari. Facendo salvo, ovviamente, ogni errore. Le Entrate del Primo Titolo di natura tributaria, cioè: imposte, addizionali, spazzatura, pubblicità, occupazione suolo, sono pari a € 58,6 milioni contro i 70,4 del 2022. Mancano € 11.8 milioni. Gli incassi del Terzo Titolo, quelli detti extra-tributari e, cioè: vendita beni e servizi, multe e sanzioni, mensa e trasporto scolastico, asili nido, teatri, sport, aree mercatali, sono pari a € 28,7 milioni contro i 46,9 del 2022. Una differenza negativa di ben € 18.2 milioni. Infine, se si considerano tutte le Entrate correnti, compresi i contributi erogati dallo Stato a sostegno delle attività istituzionali, il totale di quest’anno è di € 133,7 milioni contro i 161,5 del precedente. Cioè, gli incassi sono diminuiti di € 27,8 milioni! Se non è un disastro, poco manca. Sul versante delle Uscite, invece, il totale di quelle del Primo Titolo, relative al funzionamento dell’Ente, è di € 134,7 milioni contro i 139,7 dell’Ottobre 2022. Una riduzione insufficiente rispetto al ‘buco’ enorme nelle Entrate. Certo, si potrebbe ben sostenere che si tratta di dati provvisori e che a Dicembre ci saranno scadenze importanti, tra cui la seconda rata Imu, che faranno incamerare cospicue risorse. Però, la stessa condizione era presente anche nel 2022 e, comunque, a Dicembre si dovranno affrontare consistenti esborsi per le scadenza di fine anno, tra cui le tredicesime. Per questo, pur concordando che nulla si possa dire di definitivo, non appare fuori luogo esprimere concrete preoccupazioni sul pieno rispetto dell’impegno alla riduzione del Disavanzo di Amministrazione concordato con il Governo. E’ ben noto, al riguardo, che quest’anno l’Ente dovrà ‘mettere da parte’ ben € 18.589.969,62 e che ogni euro mancante dovrà essere recuperato con nuove imposizioni (fonte: contratto, art. 4/c). Non solo. C’è da assorbire anche il residuo della rata di € 7.615.387,45 non rimborsata nel 2022 per il ‘pasticcio’ dei due crediti cancellati dai Revisori: il primo di € 3,4 milioni per un cespite a via F.lli De Mattia; il secondo di € 6,3 milioni per la palazzina ex-Procura di via Rafastia. Così, il Disavanzo allora dichiarato di € 162,3 milioni era, in effetti, di 172,0 (162,3+3,4+6,3). Ora, poiché dai dati Siope sembra che nel mese di Luglio sia stato incassato l’importo di € 6,3 milioni, ci sarebbe da ripianare il residuo di 3,4 in aggiunta ai previsti 18,6. Il totale fa € 22,0 milioni. Se sarà fatto, oppure no, lo potremo sapere solo a fine anno. Ma, dal confronto fatto tra i numeri, qualche dubbio pure viene, visto che lo scorso anno, con una situazione di gran lunga migliore, non si riuscì a rimborsare la rata di € 7,6 milioni. C’è pure da osservare che non hanno avuto esito positivo le tante aste indette per la cessione dei beni pubblici dalle quali erano attesi incassi per almeno € 9.650.969,62. Si è letto di una offerta per il lotto 1 dell’area Prog. di Foce Irno, dove c’è il parcheggio. Ma nulla dice SIOPE e nulla è dato sapere. E, quindi: “è possibile in queste condizioni fronteggiare l’impegno di € 22,0 milioni a fine anno”? Purtroppo, le osservazioni non finiscono qui. Al 31/10 scorso, il totale delle Entrate correnti di € 133,7 milioni risulta integralmente assorbito dalla Uscite per le attività ordinarie di 134,7. Anzi, c’è addirittura la differenza negativa di € 1 milione. Così, a quel che sembra, per onorare le scadenze, l’Ente avrebbe utilizzato incassi con vincolo di destinazione, cioè aventi finalità specifiche. In effetti, Siope ci dice che le Entrate a copertura degli investimenti sono state pari a € 34,9 milioni e che, di esse, ne sono state impiegate solo 25,9 mentre la differenza sarebbe stata destinata al rimborso di mutui e finanziamenti. Di fatto, le opere a rilento, i cantieri che non si aprono, lo stato dei luoghi pubblici, appaiono prove concrete di una carente disponibilità di risorse. Sono gradite smentite. Comunque, se così fosse, con il ripristino del corretto utilizzo si farebbero certamente più lavori, ma si dovrebbero ridurre le spese per servizi. Coprire i piedi, per scoprire la testa. La coperta è proprio corta. Forse troppo. In verità, a due mesi dalla chiusura, non è negabile che le Entrate siano inadeguate e insoddisfacenti, a dispetto delle maggiori imposizioni introdotte. Ma, questo non dovrebbe sorprendere. A parte la crisi sempre presente, nei libri di scuola è scritto che il rientro da uno stato di eccessivo indebitamento richiederebbe azioni complesse, iniziando dall’Organizzazione della struttura, per ridurne i costi, prima di ‘calcare la mano’ sui cittadini che, messi di fronte ad un peso eccessivo, potrebbero non essere nelle condizioni di fare altri sacrifici. E, purtroppo, in Siope, c’è poco di efficienza e troppo di mancati incassi. Adesso, si sente dire della sostituzione dell’Assessora al Bilancio che, chissà, potrebbe pure essere contenta in applicazione del detto: “Giorgio se ne vuole andare e il Vescovo lo vuole cacciare” (cit.). Di fatto, pur essendo una ‘tecnica’, sembra che poco abbia applicato delle teorie a Lei ben note. Salvo ogni errore. Al suo posto, si fa il nome di una figura ‘politica’ che, ovviamente, con quei libri potrebbe avere poca dimestichezza. In realtà, non serve cambiare il medico, se la medicina resta la stessa. A questo punto, si possono solo incrociare le dita, ricordando che l’Assessora in carica ha firmato – per noi – l’impegno a rimborsare entro il 2026, cioè tra tre anni, almeno € 84.555.523,63 del complessivo Disavanzo di € 169,9 milioni (fonte: contratto Aiuti). Se le premesse sono quelle di SIOPE, si tratta di una Missione Impossibile anche per Tom Cruise. Eppure, c’è chi applaude per i 100 milioni che si vogliono spendere per lo Stadio. Siamo davvero destinati all’estinzione.
*Ali per la Città