di adr.res.
MERCATO SAN SEVERINO. L’avvcocato Vincenzo Scarano fa il punto della situazione dopo che il tribunale amministrativo regionale ha voluto approfondire la vicenda, e non ancora discutere, dell’impianto di compostaggio di Soccorso. Il legale che difende nel procedimento i comuni di Mercato San Severino e Montoro:«Se la regione Campania avesse presentato la corretta documentazione, non c’era bisogno di approfondire l’iter burocratico della vicenda e probabilmente avremmo iniziato a discutere della causa in aula». Nonostante l’area selezionata per l’impianto di compostaggio non sia ancora cantierabile, numerose perplessità sono state sollevate, infatti come dice l’avvocato: «L’area indicata dal comune di Fisciano all’interno della sua frazione di Soccorso, è a ridosso delle prime case sparse di Montoro e Mercato San Severino, per Fisciano è una zona idonea, per i Comuni confinanti, no. La zona non è idonea». «Accogliamo di buon grando la posizione del tribunale amministrativo, visto che la progettazione iniziale dell’area è stata stravolta, e i due sindaci già da tempo, da febbraio, si sono opposti, in quanto lo studio preliminare ambientale non ha tenuto conto dei territori dei due Comuni che assisto che presentano gli stessi problemi legati alla zona indacata per il sito, che non è bocciato di per se in quanto intenzione, è bocciata la sua localizzazione a ridosso di scuole e abitazioni».
Una vicenda dunque che tiene banco da diverso tempo e già ha creato numerossime divisioni anche a livello politico, con associazioni di settore scese in campo e cittadini residenti sul piede di guerra che non vorrebbero ritrovarsi un sito di compostaggio sotto il balcone di casa.