“Un momento così delicato come l’elezione del Presidente della Repubblica non sia macchiato dalla sciatteria politica di un esponente di minoranza”. Parla così Lucia Vuolo, europarlamentare di Forza Italia sulla nomina in Campania dei delegati regionali. “E’ l’articolo 83 della Costituzione e la prassi acquisita in quasi 80 anni di Repubblica a dirci come eleggere e quale deve essere il protocollo da seguire. In particolare, è bene ricordare al Consigliere regionale del caso, che ciascuna delegazione regionale è composta dal governatore e da un esponente della maggioranza da lui indicato, oltre che da un esponente dell’opposizione eletto dalla minoranza. Voler irrispettosamente stravolgere questo principio, è un’azione incompatibile con il ruolo ricoperto, contrario alla Costituzione e a qualsiasi regola di democrazia – conclude poi l’europarlamentare forzista – Una sciatteria politica che ben spiega l’ascesa politica di chi voleva rivoluzionare la Campania e ora va a braccetto con il suo peggior nemico”. Di fatti, il prossimo 11 gennaio il consiglio regionale della Campania si riunirà per eleggere i 3 delegati che parteciperanno all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. I componenti scelti, insieme agli altri delegati regionali, completeranno la composizione del Parlamento riunito in seduta comune il 24 gennaio per eleggere il prossimo Capo dello Stato dopo il settennato di Sergio Mattarella. Verosimilmente, per la scelta dei delegati si seguirà lo schema introdotto nel 2013 e seguito poi nel 2014. A partecipare dovrebbero dunque essere il governatore Vincenzo De Luca, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero e un consigliere d’opposizione, bisogna capire se del Movimento 5 Stelle o del centro destra. Come da norme, trenta giorni prima della scadenza del mandato, il presidente della Camera dei deputati, in questo caso, Roberto Fico, convoca il Parlamento e i delegati regionali per eleggere il nuovo capo dello Stato (art. 85) e dato che il mandato del presidente Sergio Mattarella scade il 3 febbraio, la prima votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica sarà il prossimo 24 gennaio, alle 15. Saranno 1.008 o 1.009 i Grandi Elettori riuniti in seduta comune: 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni Regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha uno, designati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. L’elezione per il successore di Sergio Mattarella sarà l’ultima che conterà su questo numero di Grandi elettori, perché a seguito della recente legge di revisione costituzionale ci saranno 230 deputati e 115 senatori in meno.
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