di Filippo Attianese NOCERA INFERIORE. Fine delle trasmissioni. La stagione della Nocerina si chiude qui. Si chiude tra le lacrime, quelle di mister Fontana, che saluta i suoi nel chiuso degli spogliatoi e poi esce con gli occhi lucidi dalla pancia del San Francesco, e quelle di Romito e Gragnaniello, che escono dallo stadio piangendo, dopo aver svuotato gli armadietti. A far da cornice il silenzio di tutti gli altri calciatori, che raccolgono le loro cose, e dei magazzinieri, intenti a rimuovere gli ultimi residui di Nocerina dagli spogliatoi dell’impianto. L’annata dei molossi finisce con una squadra lasciata ancora una volta sola, con il solo Matteo Canale a rappresentare una dirigenza ormai assente. Una società che, molto probabilmente, non farà ricorso al Tnas. Mercoledì qualcuno dei dirigenti molossi dovrebbe recarsi in Lega per avere informazioni sullo svincolo di tutti i calciatori in rosa. In teoria ci sarebbero ancora quindici giorni per interpellare il Coni sulla vicenda ma un ricorso del genere avrebbe costi importanti, superiori ai cinquemila euro. Senza dimenticare che ci sarebbero da pagare ancora gli onorari dei legali che hanno curato il primo ed il secondo grado di giudizio. Cifre che, almeno per il momento, la Nocerina non sembra in grado di sborsare: d’altronde è rimasto il solo Benevento, dimissionario ma ancora presidente, visto che il consiglio d’amministrazione ha respinto le sue dimissioni. Un presidente, però, senza più una squadra. Amaro come il commento di mister Fontana, che sicuramente non aveva immaginato che la sua prima esperienza su una panchina di Lega Pro potesse finire così: “nel momento più difficile nessuno ci è stato vicino,” spiega l’allenatore rossonero il giorno dopo la sentenza, “ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni ma anche dalla federazione e dalla Lega Pro; in questa vicenda abbiamo sbagliato tutti: abbiamo sbagliato noi come tesserati ma anche i tifosi, i dirigenti della Federcalcio e coloro che quel giorno erano chiamati a gestire l’ordine pubblico. Il calcio a Nocera può ripartire, io sono stato protagonista di rinascite come quella di Firenze e di Napoli: per farlo, però, bisognerà capire gli errori compiuti.” La prossima settimana il tecnico dovrebbe tornare a Nocera per chiudere definitivamente i rapporti con la società rossonera, probabilmente anche dal punto di vista economico. Di sicuro non per condurre una seduta di allenamento. Per quello bisognerà attendere almeno fino a quest’estate quando, si spera, qualche nuova forza imprenditoriale potrà far ripartire il calcio nelle due Nocera.
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