di Filippo Attianese
Ancora una volta a porte chiuse. Il destino della Nocerina sembra ormai tracciato in questo campionato d’Eccellenza che somiglia sempre più ad un calvario per i molossi ed i loro tifosi. Anche nella prossima sfida, infatti, i ragazzi guidati dal tecnico Criscuolo dovranno giocare in uno stadio vuoto, senza pubblico sugli spalti. La scorsa settimana l’ordine di giocare a porte chiuse era arrivato ad appena ventiquattr’ore dal calcio d’inizio, per ordine della Lega Nazionale Dilettanti. Questa volta, invece, è stata la prefettura di Avellino a muoversi con largo anticipo, provvedendo a risolvere la questione già ad inizio settimana. Gli addetti alla pubblica sicurezza irpini hanno giudicato il Silvio Renzulli di Ariano Irpino come impianto inadeguato ad accogliere i tifosi molossi in trasferta; d’altronde lo stesso stadio aveva ospitato la gara fra San Tommaso e Nocerina di qualche settimana fa ed anche in quel caso la sfida era stata disputata a porte chiuse a seguito di un’ordinanza prefettizia. Nessuna sorpresa, quindi, per la decisione di giocare l’ennesima gara dei rossoneri a porte chiuse; calpestati ancora una volta, però, i diritti di quei pochi tifosi rossoneri ancora legati alla squadra che avrebbero voluto seguire i molossi anche in questa trasferta in terra avellinese, in una gara tra l’altro essenziale in chiave salvezza. Tempo di esami, intanto, per due ex molossi. Si tratta di due dei protagonisti dell’annata 1996/97, quella in cui la Nocerina sfido la Juventus in Coppa Italia, Gennaro Iezzo ed Alessandro Toti: per entrambi è cominciato ieri l’esame per ottenere il patentino da Allenatore di Seconda Categoria Uefa A. Sotto esame anche Giovanni Chaiese, la scorsa stagione protagonista di una buona stagione alla guida dei Giovanissimi della Nocerina, e Rosario Amendola, nocerino doc, secondo di Cabrini alla guida della nazionale italiana femminile.