E’ stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione il 52enne che, il 1° febbraio dello scorso anno, alla guida di un tir, aveva travolto e ucciso Giuliana Minuto a Torino in corso Moncalieri. Si tratta di una delle prime condanne per omicidio stradale. La donna era stata investita sulle strisce pedonali e trascinata sull’asfalto per trecento metri. L’uomo, incensurato, aveva spiegato agli investigatori di non essersi accorto di nulla: per questo aveva proseguito verso Milano per poi tornare a Nocera Inferiore, dove ha sede la Csm, l’azienda dove da oltre 15 anni lavora come autotrasportatore. Dalle indagini, coordinate dal magistrato Lisa Bergamasco, è emerso che il tir, un Iveco Stralis, non avrebbe dovuto percorrere quella strada: le norme di circolazione della Città, infatti, vietano il passaggio ai mezzi pesanti da piazza Zara sino alla Gran Madre. Il conducente avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione all’Amministrazione comunale. «E’ stata riconosciuta giustizia -commenta l’avvocato di parte civile Antonio Rossomando-. La responsabilità del conducente è stata ritenuta evidente».
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