Nocera. Torquato esclude un suo ritorno da sindaco - Le Cronache Attualità
Attualità Nocera Inferiore

Nocera. Torquato esclude un suo ritorno da sindaco

Nocera. Torquato esclude un suo ritorno da sindaco

Il parere positivo espresso dalla Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio pluriennale del Comune di Nocera Inferiore è un segnale rassicurante per la città. Dopo le considerazioni fatte in consiglio comunale, l’altro ieri, sul provvedimento della sezione di controllo, abbiamo chiesto qualche riflessione all’ex sindaco Manlio Torquato, fautore di quel piano. Alla fine ce l’avete fatta. La Corte dei Conti della Campania ha certificato l’uscita dal predissesto e l’approvazione del piano decennale di riequilibrio iniziato nel 2013 Si, ma in verità questa è più che altro un riconoscimento formale per quanto fondamentale e importante, di quanto eravamo consapevoli già dalla fine del 2022 Formale, ma non di poco conto Certo, perché senza questo provvedimento il piano di riequilibrio 2012/2022 non sarebbe ancora concluso. Anche se, materialmente, già dal primo gennaio del 2023 il Comune non ha più dovuto accantonare le somme necessarie, circa un milone di euro l’anno. Una somma importante che oggi è disponibile per tutto quanto il Comune vuole fare. Eppure c’è chi dice che lei era per il dissesto. La solita mezza verità che si traduce in una sciocchezza piena. La situazione finanziaria era così rovinata che all’insediamento il dissesto appariva quasi inevitabile, condizioni peraltro non create certo da noi. Quindi dire che ero per il dissesto non ha alcun senso. Fu piuttosto l’arrivo del Decreto Monti a cambiare le possibilità. E infatti come arrivò optammo per il predissesto che a quel punto era praticabile. La cosa che fa sorridere è che la parte politica che durante questo lungo percorso, dal 2014 in poi non ha votato neppure una delle manovre finanziarie necessaria a uscire dal predissesto, vorrebbe oggi intestarsene il merito. E’ un po’ la logica della “mosca cocchiera”: i cavalli tirano la carrozza e fan tutta la fatica, ma la mosca salitaci sopra, è convinta che a tirarla e guidarla sia lei. Comunque, va bene anche così. Il sindaco De Maio ha ringraziato lei e la sua intuizione di pulizia anticipata dei residui attivi di dubbia esigibilità, definendola “strategica”. Poi ha ringraziato la dirigente Si quella scelta si è rivelata importante, perché fece pulizia di crediti in pancia alle casse del Comune, ma che erano appunto di dubbia o difficile esigibilità, facendo apparire rosea una situazione che non lo era affatto. Ricambio il ringraziamento con il riconoscimento che l’attuale sindaco, da consigliere comunale, ha sempre avallato e sostenuto le scelte mie e dell’amministrazione. E’ sfuggito il ringraziamento a Mario Campitelli, l’assessore al bilancio che ha condotto al mio fianco questa lunga fatica, costruendo una vera, decisiva simbiosi con la dirigente Bracciale, dettando la linea. Una cosa che non va dimenticata. Molti riconoscono alla sua amministrazione quasi solo questo come merito, l’onestà ed i conti a posto. Non solo questo a dir la verità. L’uscita dal predissesto è la pagina formale e simbolica di un lavoro più ampio: la pianificazione urbana del 2016, coordinata da Ciro Amato e decisiva per realizzare un intervento come la rotatoria o il parcheggio di via Canale; i concorsi del personale; la vittoria fondamentale contro la SeTA, la rinascita della Multiservizi, la raccolta differenziata col porta a porta durante la mia reggenza dell’assessorato. La nuova Piazza del Corso, la villetta di Piedimonte e il nuovo parcheggio dinanzi al Tribunale; il riarredo di piazza de’Santi, il Centro di aggregazione giovanile, l’arredo dei nuovi sottopassi (a proposito di barriere architettoniche, nessuno si è accorto che da due anni la crimagliera per i disabili non funziona?), il parcheggio di via Rea iniziato con Antonio Romano, l’asilo nido a Grotti (iniziato anch’esso, come scuola, con Antonio Romano, ma rimasto fermo a metà per problemi finanziari e da noi convertito ad asilo). O il cantiere per l’area PIP di Casarzano partito nel 2021/2022 ed in corso. Ma soprattutto le fognature, la difesa dei suoli agricoli ed il primo piano del verde cittadino, o le decine di controlli sugli scarichi aziendali, a proposito di ambiente. Tutto perfetto allora? No anche errori o insuccessi. Ma sentirsi talvolta addebitare cose insensate per il puro gusto di farlo, è davvero singolare. A cosa si riferisce Ultima, in ordine di tempo, la questione della Villa Comunale. Ci si è addebitata la non eliminazione delle barriere per i disabili e che questo sarebbe il frutto di un “errore” dell’Amministrazione. Una sciocchezza. Primo perché l’intervento di riqualificazione, partito nel 2021 e terminato nel febbraio del 2023, era solo una prima tranche di lavori, che va completata con la seconda, ma che è servito a ripristinare la Villa dopo vent’anni di abbandono. C’è da chiedersi invece se fosse possibile visto il tempo trascorso dal febbraio 2023 ad oggi che si è aperta la Villa, provvedere se non al completamento della seconda parte degli interventi, almeno all’eliminazione delle barriere architettoniche. Secondo perché della Villa abbiamo dovuto innanzi tutto ripristinare la casa del custode ed alcune piante pericolanti, che hanno assorbito buona parte delle risorse per i lavori. Infine perché di rimozione delle barriere architettoniche ne abbiamo fatti parecchi, dall’ascensore alla biblioteca comunale, ai bagni per disabili al cimitero, al sottopasso di via Bosco Lucarelli, alla rampa su Piedimonte dietro alle cc.dd. palazzine. Non ha fondamento perciò questa polemica. E la rotatoria? Sarà risolutiva o no? La rotatoria l’abbiamo progettata, fatta finanziare a zero spese per il Comune, abbiamo fatto gli espropri e finanche appaltato i lavori nella primavera del 2022. Di tutto questo c’era traccia in un tabellone di cantiere poi rimosso in occasione della demolizione della casa. Li ci sarà anche un ampio parcheggio, l’ennesimo per la città. L’Amministrazione ha apportato alcune variazioni del progetto, in corso d’opera. Non credo però sia un’opera strategica, come detto enfaticamente dal Presidente della Regione. Ma solo un tassello pur importante. Vale molto più aprire caselli nei comuni di confine. E intervenire sulla SPN per un contenimento della tariffa e del servizio: un’assurdità ad esempio la non utilizzabilità di alcune carte di credito al telepass. Cosa pensa dell’attuale Amministrazione? Ci sono sicuramente aspetti positivi. Altre cose non le ho ancora inquadrate. Bisogna attendere e farlo promuovendo il confronto e il dibattito sociale e politico in città, ed anche un po’ più oltre, visto che si parla di Masterplan. Ho l’impressione che lei parli ancora da sindaco No, da cittadino che ha dedicato una parte importante della propria vita alla sua città. In una fase difficile. Tornare a fare il sindaco lo escludo, rassicuro tutti. Ho dato il mio contributo. Continuare ad occuparmi e discutere di politica e territorio, quello si, è una passione che accompagna la mia vita. Giuseppe Colamonaco