«Minacce di morte alla mia famiglia. Temo per la mia incolumità, mi muoverò con i legali». Chiede scusa Nino Blotta ma non conferma una sua eventuale presenza presso la Sala Pasolini, dove si terrà la proiezione del film incentrato sulla vicenda Cucchi “Sulla mia pelle”. Il post fu scritto in risposta ala proposta di intitolare una strada alla memoria di Stefano Cucchi. L’esponente leghista non entra nella vicenda della morte del giovane romano, dove, spiega, «Sarà magistratura a condannare i responsabili Un parere sulla vicenda «Ho chiesto scusa ad Ilaria Cucchi. Non intendevo assolutamente e categoricamente offendere la memoria di suo fratello Stefano. C’è stato un fraintendimento sul post. il mio post era rivolto a chi ha fatto questa proposta, non ad esprimere giudizi nel merito della drammatica storia”. Per me uno spacciatore è uno che vende morte e mi sembrava troppo, a questo punto, intitolare una strada a Stefano Cucchi. Ho sbagliato ad usare determinati termini. Non so se la signora voglia parlare con me ma sono disposto a chiederle scusa pubblicamente. “Ai miei figli dirò chi era Stefano Cucchi” nel caso in cui gli intitolerànno una piazza , non un eroe come Garibaldi bensì un portatore di morte». In una lettera aperta, il PSI e i giovani socialisti l’hanno invitata a presenziare alla proiezione del film “Sulla mia pelle” per interagire direttamente con Ilaria Cucchi. Ci sarà? «Ho ricevuto una serie di minacce sulla mia famiglia. Minacce di morte, ingiurie tramite Facebook. A tal proposito rifletterò sul da farsi con i miei legali. Sono stati migliaia i messaggi indirizzati a me e alla mia famiglia ed ai miei figli in special modo . Preferirei far calmare le acque dopo questo grosso equivoco e poi vediamo se accettare oppure no eventuali inviti. Il suo stesso partito ha preso le distanze da quanto pubblicato da Nino Blotta «Giustissimo. Io l’ho scritto sul mio profilo, il giorno dopo è stato messo sulla Lega ma era già presente dalla sera prima. E’ una presa di posizione mia non del partito . Il significato del mio post è stato sui social e giornali completamente travisato ».
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