Andrea Pellegrino
Scherza con i fanti ma lascia stare i Santi. Un detto che racchiude tutto ciò che da qualche anno non accade a Salerno città in occasione della festa del suo Santo Patrono La festa da quattro anni è anticipata da polemiche, in pieno stile don Camillo e Peppone. Polemiche dal sapore politico più che meramente pratico. Sostanzialmente non si è mai capito con sia accaduto tra Vincenzo De Luca e Monsignor Luigi Moretti. Troppo riduttivo, ormai dopo anni e anni di braccio di ferro, puntare sul mancato ingresso della statua all’interno di Palazzo di Città nel giorno della processione. Troppo poco per una “guerra” che mantiene alta la tensione tra le due istituzioni. Troppo poco per rovinare una giornata simbolo per la città di Salerno, attesa fin da dopo ferragosto e considerata quasi come il capodanno della città, naturalmente con tanto di fuochi d’artificio. Insomma qualcosa deve essere accaduto quattro anni fa, quando improvvisamente Vincenzo De Luca, dopo aver affisso manifesti inneggiando all’orgoglio salernitano, disertò clamorosamente la processione, scatenando il caos, sfociato poi anche in una inchiesta giudiziaria, oltre al clamore mediatico senza precedenti. Da allora l’eterno tira e molla, perfino con la venuta di Vincenzo Napoli, alla guida del Palazzo. Solo qualche giorno fa l’ennesimo strappo, poi rientrato, dopo una clamorosa retromarcia del primo cittadino, costretto a riaprire le porte del Palazzo al Santo che è rimasto in esposizione per una giornata intera. Napoli, da buon sindaco non credente, alla processione non ci sarà, con la fascia che sarà affidata al vicesindaco Eva Avossa che sarà (o dovrebbe essere) accompagnata dal gruppo di consiglieri ed amministratori comunali che secondo propria scienza e coscienza parteciperanno alla processione. Altri tempi quelli di Vincenzo De Luca, dell’applausomentro, delle sfogliatelle lungo via Mercanti, del «tutti presenti» dietro al Santo. Anche per quest’anno da Palazzo c’è il libera tutti. Chi vorrà starà dietro al gonfalone, per gli altri non ci sarà nessuna ammenda. Anche quest’anno – fortunatamente – la processione show è stata rimandata. Semmai quando Vincenzo De Luca ritornerà alla guida di Palazzo di Città e Monsignor Luigi Moretti si godrà la pensione o un altro incarico (che attende ormai da tempo). Sempre che, naturalmente, San Matteo sia d’accordo. Buona festa a tutti.