di Monica De Santis
“Il direttore della scuola di specializzazione in ortopedia dell’ospedale di Salerno, Nicola Maffulli, chiarirà la propria posizione nelle sedi ufficiali, in modo da non alimentare inutili processi mediatici”. Lo scrivono in una nota i suoi avvocati, Luca Imposimato e Antonio Musio, dopo le notizie su trattamenti scorretti che sarebbero stati imposti agli specializzandi, come flessioni o il pagamento della colazione in caso di arrivo in ritardo. A due giorni dalla denuncia fatta dall’associazione “Liberi Specializzandi” a parlare ora sono i legali di Maffulli, 62enne professore di Angri, medico ortopedico, già alla guida del reparto di Ortopedia a Mercato San Severino. “Ad ogni modo – scrivono i legali – si intende porre l’attenzione sulla strumentalità, da parte di alcuni, nell’utilizzare immagini avulse dal proprio contesto e dichiarazioni prive di fonte, manipolando la percezione dei fatti, mettendo in moto la cosiddetta ‘macchina del fango’ sul prof. Maffulli, danneggiando anche gli stessi specializzandi. Il professor Maffulli si riserva di azionare le opportune azioni legali a propria tutela”. E sulla vicenda è intervenuto ieri mattina, a margine della conferenza stampa di presentazione degli screening oncologici, anche il presidente dell’ordine dei medici e odontoiatri di Salerno, Giovanni D’Angelo, che nella giornata di ieri aveva ricevuto una lettera di denuncia da parte degli studenti universitari… “E’ difficile in questo momento dichiarare una posizione a favore o contraria a questa vicenda, perchè bisognerebbe prima vedere in maniera più chiara tutte le cose. Noi abbiamo, comunque, fatto una richiesta di chiarimenti al Rettore dell’Università degli Studi di Salerno. La nostra richiesta è stata inoltrata insieme al collega presidente dell’ordine dei Medici di Napoli, perchè il docente sotto accusa è iscritto all’ordine di Napoli, quindi la competenza, eventualmente ricadrà sul territorio partenopeo. Però abbiamo concordato insieme che era opportuno, anche perchè le persone che in qualche modo hanno partecipato e determinato questa problematica, che sono i nostri colleghi, sono alcuni di loro iscritti al nostro ordine. Quindi ci sembrava normale inviare una lettera congiunta da parte sia dell’ordine di Salerno che di Napoli. Abbiamo già avuto una prima risposta da parte del Rettore, che ci ha comunicato che ci renderà immediatamente conto delle indagini interne che stanno effettuando. Quello che si legge ad oggi attraverso la stampa è che questa cosa non era avvenuta solo ora, ma risale a molto tempo fa. Ora io attenderei il chiarimento delle cose prima di esprimere un mio personale parere. Bisogna capire se questi sono stati episodi di goliardia o come il professore ha detto in alcune occasioni, un modo di vedere le cose che si rifà all’ambiente estero in cui lavorava, oppure sono state delle punizioni come invece hanno detto gli studenti”.
Due inchieste interne per chiarire ciò che è accaduto
Gli specializzandi della Scuola di Ortopedia di Salerno sarebbero stati costretti a “eseguire delle flessioni e a pagare la colazione a tutti i presenti” qualora si fossero presentati in ritardo rispetto alle 6,30, ora fissata per l’inizio dello svolgimento dell’attività formativa. Due inchieste interne sui trattamenti che sarebbero stati riservati agli specializzandi sono state già aperte, secondo quanto scrive il Corriere della Sera che riferisce della vicenda, mentre il direttore della Scuola è stato sospeso. La denuncia, con allegati alcuni video che riprendono quanto accadeva, è stata presentata dall’Als, Associazione liberi specializzandi. Le indagini interne sono state avviate, una dall’Azienda ospedaliera e una dall’Università. Il dg dell’Azienda ospedaliera, Vincenzo D’Amato, ha giudicato inaccettabile quanto avvenuto, mentre il rettore Vincenzo Loia, ha chiesto una relazione approfondita sui fatti.
“Il Ministri metta in atto i dovuti controlli”
“Auspico che sia fatta subito chiarezza sulla vicenda, denunciata dall’associazione “Liberi Specializzandi”, che vede un docente della scuola di Ortopedia, che fa capo all’ospedale Ruggi, al centro di accuse gravissime. Costringere giovani specializzandi a fare flessioni davanti all’intera aula, per qualche minuto di ritardo alle lezioni, rimanda a metodi da Gestapo che non appartengono al nostro retaggio. Fa specie immaginare che l’artefice di tutto questo sia uno stimato ortopedico, noto per aver assistito personaggi celebri soprattutto nell’ambiente del calcio e dello sport internazionale”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino. “Non possiamo consentire che una delle nostre Facoltà passi agli onori delle cronache per fatti di questa gravità. Bene l’indagine interna avviata dal preside. Chiedo che il ministero metta in atto i dovuti controlli”.
Pierro scrive a De Luca per avere chiarimenti
Il consigliere regionale della Lega Attilio Pierro ha presentato interrogazione sulla vicenda dei presunti abusi presso la scuola di ortopedia della Università di Salerno. “La prevaricazione – scrive l’esponente della Lega – deve essere contrastata e condannata in ogni sua forma e in ogni luogo, in particolar modo quando essa si manifesta presso una scuola o una facoltà Universitaria. Occorre fare luce sugli eventi deprecabili diffusi in rete direttamente dall’Associazione Liberi Specializzandi. Dette pratiche sono inaccettabili anche perché minano gravemente la reputazione e il decoro che si addice ad una scuola universitaria di eccellenza della nostra Regione. Per questo motivo – conclude Pierro – ho scritto a De Luca per avere conferma circa i presunti abusi e maltrattamenti e quali azioni la Regione Campania intenda adottare verso i responsabili”. Così il consigliere regionale della Lega Attilio Pierro