Pina Ferro
“Sarebbe stato più logico interdire la trasferta ai tifosi del Foggia che penalizzare noi commercianti”. L’ordinanza di chiusura di tutte le attività che operano nei pressi dello stadio Arechi in occasione della partita Salernitana – Foggia (prevista giovedì prossimo) ha indignato i commercianti. Molti di essi si sono trovati anche in situazioni di imbarazzo nei confronti di vari clienti che avevano prenotato la cena e, a cui hanno dovuto comunicare che la stessa era stata disdetta perchè il locale doveva restare chiuso. Nei giorni scorsi, il cinema multisala, i ristoranti, i pub e gli ambulanti che operano nell’area circostante lo stadio Arechi hanno ricevuto l’ordinanza con la quale viene gli imposta la chiusura totale dell’attività per motivi di ordine pubblico. Il timore è che la tifoseria del Foggia, considerata a rischio, possa dar vita a momenti di tensione e a disordini. Non è la prima volta che viene posta in atto tale ordinanza. Ovviamente, la disposizione del Comune ha creato malcontenti, considerato anche il periodo dell’anno. «Siamo stati costretti ad annullare ben tre cene aziendali di fine anno in programma per il 21 dicembre – spiega Raffaele del Ristorante Modo – Si tratta di prenotazioni giunte già qualche tempo fa e che non possono essere spostate ad altre date in quanto tutte le serate sono impegnate con eventi vari. Quindi vi è un danno economico per l’attività. Un mancato guadagno. Non è la prima volta che ci fanno stare chiusi in concomitanza di incontri di calcio considerati a rischio. In alcuni casi l’intera zona è stata anche circoscritta anche con dei container per meglio gestire i tifosi in trasferta. Il problema potrebe essere tranquillamente risolto, considerato che non può essere spostato l’orario della gara per esigenze televisive, vietando la trasferta ai tifosi della squadra ospite». L’esercente ha comunque sottolineato che l’arrivo dei tifosi, in ogni caso per le attività commerciali rappresenta un’ipotesi di guadagno: in molti potrebbero fermarsi dopo la partita e godere di una cena salernitana. E questo, magari, potrebbe avvenire ancor più spostando l’orario dell’incontro al pomeriggio. Dello stesso parere anche Gino, gestore del Red Lion, ubicato a poca distanza dal Modo. «Abbiamo aspettato dicembre e gennaio per lavorare un pochino in più e, ora che fanno, ci impongono la chiusura. Sarebbe stato più logico anticipare l’orario della prtita e farci aprire l’attività dopo le 18. Invece hanno accontentato Sky che ha acquistato i diritti. Magari se l’incontro fosse stato disputato di sabato sarebbe stata valutata l’ipotesi di anticiparlo considerato l’arrivo dei turisti ed il via vai delle navette dirette al centro cittadino per le Luci d’artista». Il gestore del Red Lion ha anche ricordato che in una precedente occasione in cui fu emanata la stessa ordinanza non arrivarono a Salerno tutti questi tifosi previsti ma solo una piccola rappresentanza per cui la chiusura non ebbe alcun senso. Si ebbe solamente una perdita di guadagni.