La musica e’…. certo, non si puo’ dire che la domanda sia tra le piu’ semplici, ma provero’ a dare una risposta, anche articolata: La musica e’ un balsamo, ma come diceva Leonardo Da Vinci, la musica e’ scritta su una carta, e quindi, se non viene eseguita, di fatto non esiste.Direi che nel periodo di lockdown, non avendo in un certo senso e per un periodo medio lungo nessuna percezione di futuro, avevo la percezione che la musica, nel senso vero e nobile della parola, non esistesse. Certo, c’e’ stata una corsa a suonare ( suonare?) sui balconi, ad esebirsi da casa, ad improvvisare concerti in diretta facebook, ma la fruizione da vivo e’ un’altra cosa. L’uomo rimane, e’ e deve rimanere un animale sociale, e l’assenza di musica e’ una forma di desocializzazione, La musica , forse questo che dico e’ una definizione, e’ uno scambio emozionale, piu di qualsiasi altra forma d’arte. Non c’e’ vista, non c’e’ parola, c’e’ solo la percezione, e quindi il lato emozionale, e quindi vibrazioni molto profonde. Brani ascoltati: essendo stato il periodo che purtroppo sappiamo, non riuscivo ne a studiare ( studiare senza scopi e obiettivi e’ decisamente sterile) ne ad ascoltare, ma ad un certo punto, soprattutto di notte, quando i cattivi pensieri si fanno piu frequenti, ho provato a tornare mentalmente indietro nel tempo, a ritrovare le radici e provare a farmi compagnia con alcuni brani che hanno caratterizzato la mia infanzia ed adolescenza, e che scatenavano la mia fantasia. Mozart, Sinfonia 40 diretta da Bernstein con la NYP durante le lezioni ai piccoli. Beethoven, Settima Sinfonia diretta da Celibidache con la Radio di Stoccarda. E poi tanto Henrik Szeryng per il repertorio di violino e A.B. Michelangeli per il pianoforte. Ad un certo punto ne ho ascoltato le tonnellate che ascoltavo anche da ragazzino, tornando a quel che dicevo all’inizio e’ diventato tutto un balsamo sulle ferite e mi ha dato la forza e l’immaginazione di ricominciare e ripartire.
Gabriele Pieranunzi KonzertMeister Teatro San Carlo