Quando ci si domanda cosa sia la musica, c’è davvero una risposta? La musica è come l’amore, si può descrivere con tutte le parole possibili e immaginabili, ma ci sarà sempre la mancanza di una parola chiave per completare il discorso. Questo perché vogliamo dare un senso e una descrizione a ogni cosa, invece di viverla senza troppe domande. Non tutto ciò che esiste, ha una risposta. Il saper cogliere le piccole cose è la chiave per essere felici. La musica è proprio questo. È l’espressione dei nostri sentimenti, più funzionale di qualsiasi altra forma di comunicazione perché universale. La musica stimola le menti delle persone facendole riflettere, divertire, ballare e cantare senza paura di stonare o cadere, rendendo meno grigio questo mondo pilotato dal dio denaro. La musica è la libera espressione di noi stessi. La musica è la forma d’arte che sa vivere ogni momento, è l’essenza delle nostre giornate ed è immortale. Ogni nota che compone le nostre canzoni preferite ha l’obiettivo di migliorare la nostra vita. Per quanto ci si possa trattenere dal ballare, ci sarà sempre una canzone che ci farà sentire liberi e leggeri. Io ho una mia filosofia per la musica: non ha senso ascoltarla, se non la si vive facendosi trasportare via. La musica deve scorrere nelle vene per diventare la soluzione a ogni pensiero o emozione triste. È l’essenza della nostra vita. Non ci abbandona mai. Non è rinchiusa solo in internet tra i codici di youtube: la musica è il fruscio del vento che passa tra le foglie, l’infrangersi di un’onda su uno scoglio, la pioggia sui tetti delle case, i passi degli animali, le risate dei bambini, le parole che usiamo per comunicare le nostre emozioni. Senza di lei io non riuscirei a scrivere tutto questo. La musica condiziona i nostri pensieri e senza di essa non esisterebbe tanta parte di noi, tanta cultura. Durante il lockdown ci siamo sentiti abbandonati, soli, fragili. Canzoni come “Abbracciame” hanno richiamato tutti a resistere, a continuare a lottare ricordando che la vita è anche questo. Il conforto donatoci dalle parole di questi pezzi ha reso possibile la determinazione e la forza di andare avanti; ha garantito la riapertura graduale della nostra vita all’esterno. Gli Italiani, però, spesso hanno perso la fiducia. Il lato positivo di questa quarantena è stato l’acquisizione della coscienza che l’Italia siamo noi, che i cittadini di questo pezzo di paradiso siamo noi e che, se non saremo uniti, crollerà a picco nel fallimento e nell’oblio. Senza canzoni come ” L’italiano “, che ci ha ricordato quanto la vita sia bella e degna d’essere vissuta, e il nostro Inno Nazionale , che ci ha richiamato alla fierezza di essere Italiani, non avremmo mai superato questo inferno. La musica è libera espressione di noi stessi ed è scelta soggettiva. In questo periodo d’isolamento mi sono affidato al mio genere preferito, il rock degli anni ’70 e ’80. Le dita dei chitarristi che scivolano tra le corde delle chitarre elettriche, le bacchette che percuotono tamburi e piatti, la voce potente e graffiante dei cantanti, mi fanno dimenticare ciò che ho intorno, facendomi volare, cantare, ballare: sento l’adrenalina scorrere a fiumi nelle mie vene. Mi sento vivo. La musica è l’universo parallelo di ognuno di noi; è talmente articolata, colorata, pazza e variegata che è troppo bella perché sia di questo mondo.
Danilo Lo Iacono (studente)