Morì al Ruggi: in 6 a rischio processo - Le Cronache
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Morì al Ruggi: in 6 a rischio processo

Morì al Ruggi: in 6 a rischio processo

Pina Ferro

Morì dopo due interventi chirurgici, il primo di natura ginecologica ed il secondo per intervenire su una perforazione intestinale. Per il decesso di Palmira Casanova, 56 anni di Atrani, il sostituto procuratore Elena Guarino ha chiesto il rinvio a giudizio di 2 ginecologi, un radiologo ed un medico. Si tratta di Bruno Arduino, Mario Santoro, Carmine Manfra e Alighiero dell’Isola. Sulla richiesta presentata dal magistrato dovrà pronunciarsi il Gup Ubaldo Perrotta. La donna spirò nell’aprile del 2016 a per una presunta perforazione dell’intestino. Intervento eseguito in urgenza dopo un primo per cisti. La donna, tra l’ospedale di Castiglione di Ravello e il ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ avrebbe trovato la morte per presunta imperizia. La 56enne commerciante della Costiera amalfitana era stata ricoverata al Ruggi per un intervento di routine: la rimozione di alcune cisti alle ovaie. Dopo essere stata dimessa la donna ha iniziato ad avvertire forti dolori. Dalla sua abitazione ad Atrani fu condotta prima all’ospedale di Ravello e poi nuovamente al Ruggi. Qui le è stata diagnosticata una peritonite ed è stata sottoposta a un nuovo intervento. La donna purtroppo non ce l’ha fatta. Secondo una prima ricostruzione pare che la peritonite fatale sia stata provocata dal primo intervento. Durante la rimozione delle cisti alle ovaie pare sia stato perforato l’intestino. A seguito del decesso i familiari presentarono una denuncia che diede il via all’inchiesta. Ma le indagini sono state rese più difficili del previsto, perchè i reperti biologici delle sue operazioni subite da Palmira, che avrebbero potuto causarle il decesso, non furono ritrovate. Scomparso il tratto di intestino che potrebbe essere stato danneggiato per errore nel corso della laparoscopia del 19 aprile, e che fu asportato nel secondo intervento quando la 56enne tornò al “Ruggi” in condizioni disperate e morì in sala operatoria.