Mons Scarano riconquista la libertà, per lui solo l’obbligo di dimora. Va a buon fine l’ennesima istanza presentata dal suo legale che ottiene il via libera dopo 14 mesi i detenzione, comprensiva dei domiciliari. Per Mons Scarano una buona notizie dopo che belle settimane scorse era stata chiusa l’indagine per usura a suo carico. Oltre ad essere indagato di usura, il prelato è accusato anche di esercizio abusivo del credito. L’episodio usurario riguarda due prestiti di 10mila euro ciascuno erogati ad un medico salernitano con legami di parentela a don Nunzio avendo sposato una nipote. Mentre le ipotesi di reato, relative all’esercizio abusivo del credito, riguardano un prestito di 20mila euro sempre a favore del medico; il prestito di 40mila euro alla commercialista Tiziana Cascone e quello di 50mila euro alla onlus «Terra mia», riconducibile a Massimiliano Marcianò.
Il sostituto procuratore Elena Guarino aveva anche chiesto il sequestro dell’intero patrimonio di Scarano ma il gip Sergio De Luca ha disposto il sequestro di soli 3.120 euro. Somma che, secondo il pm che si è avvalsa di una consulenza tecnica, rappresenta l’interesse di natura usuraria dei prestiti concessi al medico-chirurgo (a marzo e settembre 2012).