di Andrea Pellegrino
Si chiama #vaimo’ ed è il Kombi – il famoso furgoncino “hippie” della Volkswagen, simbolo di Beatles e di Woodstock – su cui ieri mattina ha scelto di arrivare al suo primo appuntamento ufficiale da candidato alle primarie. Gennaro Migliore fa così il suo ingresso in piazza Sanità a Napoli per presentare la sua “Campania Migliore”. Giornata soleggiata che si apre con la notizia di un possibile slittamento (l’ennesimo) delle primarie ora fissate per il 22 febbraio. L’ex Sel, ora candidato alle primarie per il Pd per la scelta del candidato Governatore, apprezza il gesto e si dice pronto a condurre la battaglia. Il tutto però mentre cerca di imporsi come candidato unitario della coalizione, evitando così la competizione interna. Nel mentre apre la campagna elettorale i suoi, infatti, sarebbero al lavoro per raggiungere il 60 per cento utile per mettere una pietra sopra – in assemblea regionale – alle primarie.
Un documento che sul superamento delle primarie in linea teorica ci sarebbe già mentre sul nome ancora mantiene basse quotazioni, con il pacchetto determinante ancora in “ostaggio” di Mario Casillo e del suo gruppo. Sullo slittamento delle primarie, Migliore dice: «E’ una proposta di Andrea Cozzolino che io apprezzo. Lo considero un elemento che garantisce tutti anche sul piano della trasparenza». In verità da Cozzolino sarebbe giunta solo la disponibilità ad un “mini rinvio” nel caso in cui giungesse la richiesta da parte di uno dei candidati dell’ultima ora. Ma l’europarlamentare avrebbe anche chiarito: «Sosteniamo il rinvio ma solo di una settimana». In pratica la nuova data ipotizzata dovrebbe essere quella del primo marzo e non l’8, così come ventilato nelle ultime ore. Tra l’altro l’otto marzo sono in programma già le primarie per la scelta del candidato sindaco in diversi comuni della regione, compreso ad Eboli.
Sul caso De Luca, invece, Migliore segue la linea nazionale: «Non posso che condividere la dichiarazione fatta da autorevoli esponenti dei vertici del Pd sull’inopportunità della candidatura di Vincenzo De Luca. Rispetto – prosegue – Vincenzo De Luca come persona e rispetto le sue garanzie giudiziarie. Sono un garantista e non cambierò di una virgola. Dobbiamo vincere insieme anche con Vincenzo De Luca».
Quanto alla possibile candidatura unitaria (la sua in particolare), il deputato sgombra il campo: «Ho risposto ad un appello di partito ed ora vado avanti sulla mia strada e su quelle delle primarie». Breve il commento su Luigi Nicolais: «Una persona che stimo anche se per ora non mi sembra che sia in campo». Infine sulle alleanze e sul possibile accordo con l’Area popolare o con la stessa Sel (suo vecchio partito d’appartenenza): «Sarà Roma a decidere. E’ una vicenda che è all’esame dei vertici nazionali, poi passerà all’attenzione di quelli regionali. Ci sono tavoli di coalizione aperti in tutte le Regioni anche perché ci sono trattative nazionali che io rispetterò. Ma la chiave è la nuova classe dirigente dei prossimi non cinque, ma dieci anni». Area popolare o Sel? Non faccio distinzioni, dobbiamo costruire la coalizione più forte possibile. L’unico discrimine è la discontinuità con il governo Caldoro, anche se viene applicato da forze che ora sono vicine a Caldoro. Ma sono sicuro che nessuno di quelli che hanno avuto a che fare direttamente con il governo Caldoro potrà essere di questa partita».