di Pina Ferro L’attività d’intercettazione svolta, sull’utenza in uso a Antonio Romagnuolo ha permesso di garantire l’identificazione del padre Gaetano. La presenza dei militari e dell’Arpac sui terreni cre non poche preoccupazioni a Gaetano ed Antonio Romagnuolo. Sono state numerose le ispezioni effettuate ma nessuna pare abbia fatto da deterrente all’attività criminale posta in essere.
Padre: cosa c’è Antonio?
Antonio: cosa c’è che mi hai chiamato?
Padre: ehhh a Persano, hanno fatto un varco dentro al granturco, sono andati (n.d.r. i carabinieri) a scavare dentro a quel fosso ma devi vedere che roba che esce là!
Antonio: eh ma li … inc … i copertoni … inc …
Padre: ma c’è ma c’è tutto, ti dico tutto e basta! Tre macchine dei carabinieri, scavatore dell’Esercito, ho detto statemi a sentire a me, io quando mi son comprato il podere, no ma tu devi stare quì, tu,io non sto a nessuna parte, perchè la responsabilità, ho detto non è mia! io l’ho comprato il podere e così era, adesso cosa devo fare quì? Devo fare il pappagallo dietro a voi oggi, invece di vedere cosa devo fare?
Antonio: mica sono usciti quei copertoni che sotterrammo con Pechi?
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