di Monica De Santis
La drammatica situazione che si sta vivendo in Ucraina preoccupa il mondo intero, Salerno compresa. Ormai ovunque si sta manifestando, si organizzano fiaccolate e veglie di preghiera per le vittime di questo conflitto, che in molti ancora non riesco a comprendere. Come detto anche a Salerno si mobilitano i cittadini e i rappresentanti politici e religiosi. E mentre padre Ivan chiama a raccolta gli ucraini presenti a Salerno e provincia invitandoli alla preghiera nelle chiese greco-cattoliche-ortodosse. Una preghiera per la pace, una preghiera per l’Ucraina. Sono oltre 8000 gli ucraini presenti nella provincia di Salerno che stanno vivendo con dolore e paura quanto sta succedendo nel loro paese. Già nella giornata di giovedì la comunità si è ritrovata per dei momenti di preghiera. E gli incontri proseguiranno anche nei prossimi giorni E come detto anche i rappresentanti religiosi della chiesa cattolica si stanno mobilitando per stare accanto e accompagnare nella preghiera questa comunità. Si stanno infatti, programmando alcune iniziative proprio nella città capoluogo, che si svolgeranno nella chiesa di Santo Apostolo Andrea, in via Dei Canali. Il primo appuntamento è stato fissato per il 2 marzo, mercoledì delle ceneri, con un digiuno, che verrà messo in atto dai fedeli ucraini e salernitani. Si prosegue poi domenica 6 marzo, sempre nella chiesa sita nel cuore del Centro Storico, a due passi da San Pietro a Corte, si terrà la celebrazione eucaristica, che sarà tenuta congiuntamente da padre Ivan e dall’arcivescovo metropolita di Salerno, Campagna e Acerno, monsignor Andrea Bellandi. Ma non solo queste due iniziative. Tutta la diocesi salernitana è impegnata per far sentire concretamente la propria vicinanza al popolo ucraino. In prima linea su questo fronte il direttore di Migrantes, Antonio Bonifacio, che ai microfoni di Telecolore ha spiegato che… “La guerra è dolore, disperazione e distanza. Pensare ai propri figli che si è lasciati lì per farli crescere nella propria terra e le madri qui in cerca di un lavoro migliore ed oggi non poter più avere più notizie. Ecco questo è un momento di grande dolore per tutti loro che sono distanti dalla loro terra e dai loro cari. E’ un momento molto delicato in cui siamo vicini a questi fratelli e sorelle che soffrono la guerra sia da un lato che da un altro. Perchè la guera porta sofferenza per tutti”.