di Carmine Pecoraro
MERCATO SAN SEVERINO. Cinque decessi per overdose, trenta ragazzi segnalati alla prefettura come assuntori-spacciatori e circa un centinaio di ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti. Questi i dati allarmanti del problema droga a S.Angelo di Mercato San Severino. Dati allarmanti che devono far riflettere e scuotere le coscienze di istituzioni e forze dell’ordine che devono fare di più per fermare questi mercanti di morte. Più volte anche dall’altare durante la messa domenicale il sacerdote don Antonio Sorrentino, da 50 anni nella contrada sanseverinese ha fatto sentire la propria voce attaccando questi mercanti di morte ed invitando i genitori “a controllare di più i propri figli”. Il prete invoca maggiori controlli da parte dei carabinieri e vigili urbani considerando che quest’ultimi hanno il proprio comando proprio a S.Angelo. Inoltre il sacerdote chiede ai militari di controllare le persone agli arresti domiciliari “anche in orari diversi da quelli tradizionali, perchè queste persone poi si muovono indisturbate e fanno quello che vogliono”. Sembra che la droga, 200 grammi di cocaina sequestrata a Michele Villani di Nocera Inferiore e Paolo Desiderio, due personaggi di spessori nell’ambito malavitoso, fosse destinato proprio ad una persona agli arresti domiciliari che abita a pochi metri dal parroco. L’elevato quantitativo di droga conferma che ai clan dell’Agro fa gola il mercato della contrada di S.Severino, anche perchè da qui si può arrivare agli studenti della vicina Università di Salerno ubicata a Fisciano. “E’ notorio – dice il prete – che lo spaccio avviene vicino ad alcuni locali pubblici, dietro la villa comunale, a Torrione, nell’area delle case popolari e nel rione a pochi metri dalla mia parrocchia. Queste cose le ho più volte denunciate senza però avere nessun riscontro. Ora- conclude il sacerdote- mi rivolgo direttamente al colonnello Piermarini(comandante provinciale dell’Arma) affinchè possa far stazionare stabilmente qui a S.Angelo una stazione mobile dei carabinieri che possa fungere come deterrente contro gli spacciatori”.