di Erika Noschese
Sono 26, ad oggi, i medici del Ruggi sospesi perché non vaccinati; di questi, una decina sono stati reintegrati perché sottoposti al vaccino. In totale, sono 54 gli atti amministrativi sui quali ha lavorato l’ordine ma non si tratta solo di sospensioni anche di avvertimenti o revoche. Lo ha annunciato il presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D’Angelo spiegando che, in diversi casi, ci sono state anche difficoltà in quanto i medici, iscritti all’Ordine di Salerno, erano momentaneamente impegnati in altre città d’Italia e, pur essendo vaccinati, all’Asl non risultava, ragion per cui è scattato l’avvertimento e, in alcuni casi, anche la sospensione, in attesa dei dovuto chiarimenti. D’Angelo smentisce dunque le voci di questi ultimi giorni di medici non vaccinati e non sospesi, in servizio presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona: “Quelli che sono pervenuti, come segnalazione, dopo la parte preliminare svolta dall’Asl, che ci ha inviato i nominati e abbiamo prontamente fatto le dovute verifiche, procedendo alla sospensione tanto che in alcuni casi abbiamo dovuto rivedere le posizioni: molti si sono vaccinati ma tanti altri erano già vaccinati ma non ci era giunta ancora comunicazione in quanto iscritti all’ordine di Salerno ma in servizio altrove – ha dichiarato il presidente D’Angelo – Si tratta di colleghi che lavorano fuori città momentaneamente e che in Campania risultavano non vaccinati e solo dopo la segnalazione, giunta in ritardo, sono stati riammessi al lavoro. C’è una condizione non facile, molte volte non coincide il posto lavorativo con la sede in cui vive l’individuo e non arriva la segnalazione in tempi brevi. I medici sospesi al Ruggi sono 26, ma non passiamo parlare sempre di no vax perché ci possono essere ragioni diverse, per me il no vax è una persona che coscientemente decide di non vaccinarsi ma ci sono anche persone che hanno avuto paura del vaccino”. La competenza circa i medici non vaccinati passa ora alla competenza dell’Ordine dei Medici, come ha chiarito il presidente D’Angelo: “E’ un casino così perché sarà l’Ordine ad occuparsi dell’istruttoria, tutto passa nelle nostre mani e questo sarà un problema grosso perché dovrò mettere del persona a controllare oltre 8mila persone iscritte al nostro ordine e non so come ce la cavermo”. Intanto, nonostante la pioggia anche ieri dinanzi ai centri vaccinali è stato registrato il pienone, soprattutto tra il centro sociale e i teatro Verdi entrambi chiusi dopo le 14 di ieri. Per fronteggiare le richieste e rispondere alle esigenze dei cittadini che vogliono sottoporsi alla terza dose, l’Asl ha disposto, per martedì, un open day con vaccinazioni ad oltranza fino alla notte. Al centro sociale di Pastena, infatti, sono 250 le dosi somministrate ogni giorno. L’open night vaccinale si terrà proprio tra il 7 e l’8 dicembre proprio presso il centro sociale, dalle 15 all’una di notte. Nel frattempo, non mancano i disagi per i cittadini, come evidenzia Donato Salzano, segretario Associazione Radicale “Maurizio Provenza” che ha raccolto le segnalazioni di molti cittadini che lamentano di file interminabili davanti agli hub vaccinali, “tra il rischio concreto di contagiarti e la beffa di vederti respinto dopo ore di fila, sembrerebbe per l’esaurimento delle dosi”, ha infatti dichiarato Salzano che chiede al sindaco Napoli di convocare ad horas l’Asl di Salerno per il “comitato di salute pubblica” per chiedere conto ai responsabili del servizio vaccinazioni dell’Asl ed al suo direttore delle modalità di erogazione del servizio sinora svolto, alla luce soprattutto, ma non solo dei recentissimi gravissimi fatti accaduti al Teatro Augusteo dove tante persone sarebbero state respinte proprio perchè dopo ore di attesa venivano a mancare i vaccini.