Mascherine prodotte dai detenuti nel carcere di Fuorni - Le Cronache
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Mascherine prodotte dai detenuti nel carcere di Fuorni

Mascherine prodotte dai detenuti nel carcere di Fuorni

I detenuti del carcere di Fuorni, a Salerno, insieme con quelli ristretti negli istituti penitenziari di Milano Bollate e Rebibbia, produrranno mascherine per gli agenti della Polizia Penitenziaria e per conto della Protezione Civile. Lo rende noto l’Uspp. I tre istituti, del Nord, del Centro e del Sud del Paese, secondo quanto rende noto il sindacato, sono stati selezionati dall’amministrazione penitenziaria insieme con la Protezione Civile. Dal carcere di Salerno Fuorni prese piede l’ondata di rivolte che investi’ l’Italia il mese scorso, tumulti che causarono ingenti devastazioni, evasioni, feriti e anche morti.”Vivo apprezzamento” per il lavoro svolto dal direttore del carcere di Fuorni, a Salerno, istituto penitenziario scelto per la produzione di mascherine da destinare agli agenti della Polizia Penitenziaria e alla Protezione Civile, e’ stato espresso dal segretario regionale dell’Uspp (Unione del Sindacati di Polizia Penitenziaria) Ciro Auricchio. “A causa della violenta protesta di qualche settimana fa – ricorda Auricchio – che ha visto distrutti alcuni padiglioni detentivi, lodevoli sono stati gli sforzi che il direttore Rita Romano sta ponendo in essere, seguendo in prima linea i lavori per il ripristino della sicurezza e della funzionalita’ delle sezioni detentive coinvolte ripristinando inoltre anche l’illuminazione sia interna che esterna”. Per Auricchio, “E’ motivo di orgoglio, inoltre, per la Regione Campania che il carcere di Salerno sia stato individuato, insieme ad altri due istituti penitenziari- uno al centro e l’altro al Nord d’ Italia – per l’avvio di un laboratorio per la produzione di mascherine da destinare, innanzitutto, al personale di polizia e, non, che opera negli istituti e per la restante parte alla Protezione civile per la successiva distribuzione a gli altri operatori che svolgono un servizio essenziale”