Martusciello: Mi farebbe piacere Sasà Russo nel mio staff - Le Cronache Salernitana

Giovanni Martusciello, neo allenatore della Salernitana, ha tenuto la sua prima conferenza stampa, esprimendo il suo entusiasmo e delineando le sue aspettative per il futuro del club.
“Il direttore ha raccontato questo avvicinamento e ho subito colto questa opportunità, consapevole del prestigio della piazza”, ha dichiarato Martusciello. “Lavorerò affinché tutta la mia esperienza possa trasmettersi ai calciatori e possa divertire i tifosi. Sono maledettamente orgoglioso di questa chance. Ho grande fame e voglia di far bene”.
Riflettendo sulla sua precedente esperienza con l’Empoli, Martusciello ha riconosciuto l’importanza degli insegnamenti ricevuti. “Quell’esperienza mi è servita molto e spero di non ripetere gli errori legati all’inesperienza. Ora sono consapevole che c’è una gestione che va oltre il campo. Con il direttore Petrachi proverò a non commetterli di nuovo. Siamo tutti sulla stessa barca e abbiamo bisogno di aiuto. Ho maturato stima ed autostima in una piazza così complicata e delicata”.
Parlando delle sue idee tattiche, Martusciello ha sottolineato la necessità di adattarsi alle caratteristiche dei giocatori. “Non devo rapportarmi con la società sul modo di giocare. Ci sono moduli che cambiano in base ad alcuni dettagli. Ora serve avere un ordine ma anche collegarsi alle caratteristiche dei calciatori”.
Il nuovo allenatore ha poi espresso la sua stima per André Anderson. “È un calciatore straordinario, ha grandi qualità e ce lo danno”.
Infine, Martusciello ha menzionato la possibilità di collaborare con Sasà Russo. “Ho sentito Sasà Russo sia ieri notte che questa mattina. Era molto felice per questo incarico. Chissà che non possa esserci nello staff con me”.
Quanto agli obiettivi stagionali, Martusciello ha invitato alla prudenza. “Non possiamo parlare di vincere il campionato. Proveremo a fare il massimo, cercare di strappare successi e portare a casa quanti più calciatori possibili. Siamo in uno stato embrionale, cercando di mettere un mattoncino in più per affrontare l’Arechi, che è la nostra montagna”.

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