Marta Malatesta: "Con la pandemia il comparto turistico ha perso molto" - Le Cronache
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Marta Malatesta: “Con la pandemia il comparto turistico ha perso molto”

Marta Malatesta: “Con la pandemia il comparto turistico ha perso molto”

di Gemma Venutolo

Marta Malatesta, 44 anni è una mamma ed una lavoratrice, con precisione è un’agente di viaggio, titolare dell’Autotrasfer s.r.l., agenzia che nasce in qualità di noleggio autobus e che da ormai vent’anni è diventata anche agenzia di viaggi di cat. Vengono organizzati tours nazionali ed internazionali in bus, crociere per singoli e per gruppi, biglietteria aerea, marittima e ferroviaria, eventi di qualsiasi natura, congressi e convegni potendo gestire tutto, dai voli per gli arrivi e le partenza dei convegnisti, le prenotazioni alberghiere, i transfer dagli aeroporti, dalle stazioni ferroviarie e dai porti nei vari hotels e viceversa con auto, van, minibus ed autobus, senza doversi affidare ad altre agenzie per i singoli servizi L’Autotrasfer si trova in pieno centro città a via Roma 140, proprio accanto alla chiesa di Santa Lucia. A raccontare un lavoro che non si basa solo sull’organizzare dei viaggi ma che è che  permette anche di provare emozioni, sensazioni e di scoprire il mondo intero è la stessa Marta Malatesta che in questo mondo c’è nata e cresciuta e che alla fine ne ha fatto il suo lavoro… “L’agenzia è stata aperta da mio padre. Era a conduzione familiare, ci lavorava insieme con mio fratello e quindi per me, quando ero piccola, era naturale trascorrere il tempo lì. Ho iniziato fin da subito a collaborare anche quando studiavo all’università, nel mio tempo libero mi mettevo alla scrivania e mi occupavo di organizzare viaggi per i clienti. Cercavo di aiutare e al tempo stesso di capire i segreti di questo mestiere’’ Studentessa e lavoratrice. Non si stancava? Magari non avrebbe preferito rimanere a casa a riposare, oppure uscire con gli amici?’’ “Sinceramente non mi dispiaceva per nulla! Certo, non stavo sempre in ufficio tutti i giorni, ma quando c’era la possibilità andavo con piacere. Non mi è mai pesato, mi piaceva far parte di un progetto familiare’.’ Ha mai avuto qualche possibilità di lavoro diversa che magari ha rifiutato, per rimanere nell’agenzia di viaggio della sua famiglia?’’ “Si, ho avuto l’opportunità di entrare nel mondo della scuola. Un lavoro totalmente diverso da quello che faccio attualmente, ho anche provato ad insegnare però alla fine, ho scelto di rimanere nell’azienda di famiglia. Uno dei motivi che mi ha spinto a fare questa scelta è che mi piaceva molto viaggiare, e mi piace ancora adesso e, quindi, non nego che anche ora è la mia più grande passione. C’è però un motivo in particolare, che alla fine mi ha spinto a scegliere questo lavoro, per me è una grandissima soddisfazione vedere tornare i clienti contenti da un viaggio da me pianificato. Mi piace vedere la felicità sui loro volti e vederli tornare per programmarne un altro’.’ Questo lascia dedurre che non si è mai pentita di questa sua scelta?’ “Sono onesta, in questo periodo, ovvero da quando è scoppiata questa pandemia mondiale, lavoro poco e quindi penso alle situazioni in cui avrei potuto stare se avessi scelto un’altra strada. Poi però ma mi basta stare  anche due semplici secondi in agenzia, che mi ritornano in mente tutte le esperienze e i bei ricordi con le quali sono cresciuta e maturata. E quindi non mi pento di nulla, amo tantissimo il mio lavoro e sono molto grata per aver avuto quest’occasione!’’