“Esprimo piena solidarietà al consigliere Giangaetano Petrillo e all’intero gruppo consiliare di opposizione ‘Camerota – Impegno Comune’, vittime di un episodio inaccettabile che merita la più ferma condanna”: lo dichiara Franco Mari, deputato di AVS, che denuncia in una nota quanto accaduto al termine dell’ultimo Consiglio comunale di Camerota (Sa). “Le frasi pronunciate dal sindaco Scarpitta – afferma Mari – sono gravi, offensive e intrise di un linguaggio omofobo e discriminatorio del tutto indegno di chi ricopre un ruolo istituzionale. Parole come ‘checchina’ o ‘femminella’ non appartengono al vocabolario di una democrazia matura e rappresentano uno sfregio alla dignità delle persone e ai principi costituzionali di rispetto e uguaglianza. Ma non solo: durante l’intera seduta consiliare il sindaco ha reiterato atteggiamenti aggressivi nei confronti dell’opposizione, intimando più volte ai consiglieri di stare zitti e rivolgendosi a loro con toni intimidatori e offensivi. Un comportamento inaccettabile che va ben oltre i limiti del confronto politico”. “È evidente – dice ancora il parlamentare di AVS – che a Camerota è necessario ristabilire con urgenza le condizioni minime di agibilità democratica. In un Consiglio comunale, chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di garantire il rispetto delle regole e dei diritti di tutti, a partire da chi esercita il legittimo ruolo di opposizione. Mi auguro che tutte le forze democratiche, a ogni livello, facciano sentire la propria voce e che il sindaco – conclude Mari – si assuma piena responsabilità per quanto accaduto, porgendo pubblicamente le sue scuse”.





