L’elezione di Gennaro D’Acunzi a sindaco di Nocera Superiore ha prodotto già diverse reazioni (in senso positivo) del mondo politico locale da parte di amministratori ed ex amministratori. La visita in città al neo sindaco del primo cittadino di Pagani, Raffaele Maria De Prisco, oppure dell’ex sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, è il segno di un Agro nocerino -sarnese pronto a collaborare con la nuova amministrazione. A delineare il quadro di quanto successo, con riflessioni sull’attuale momento che ha visto una sorta di rivoluzione a Nocera Superiore, l’ex primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. “Con la vittoria del terzismo di Gennaro D’acunzi ha vinto la voglia del nostro comune gemello di uscire dall’isolamento territoriale degli ultimissimi anni. – ha evidenziato l’avvocato penalista – Ho sincero, assoluto rispetto per il buon lavoro del sindaco Giovanni Maria Cuofano nel marcare la consapevolezza dell’identità municipale del suo comune. Ma negli ultimi due anni appariva chiaro il bisogno di andare oltre. La storia trova a volte gli uomini adatti a interpretarla nel momento giusto. Così crediamo sia accaduto a Nocera Superiore. Tanto che entrambi gli avversari alla carica di sindaco, Bisogno e Danisi, schieratisi, tra primo e secondo turno, lungo la linea dell’amministrazione uscente e delle regie del Partito Democratico provinciale (in parte minore di Fratelli d’Italia), beneficiando finanche dell’appoggio di qualche amministratore dei comuni d’intorno, hanno pesantemente quanto controproducentemente rimarcato la questione della “separazione” tra le due Nocera, con implicazioni negative per loro stessi. O quantomeno insufficienti a farli vincere. Finendo col far commettere qualche scivolone comiziale allo stesso D’Acunzi”. L’ex primo cittadino auspica una collaborazione tangibile con Nocera Superiore. “Ma se è vero come è vero che la marcia verso una collaborazione vera tra i comuni dell’Agro, deve partire innanzitutto da Nocera Inferiore e Nocera Superiore fianco a fianco (fino ad una auspicabile futura riunificazione, ma un passo alla volta), essa deve partire da obiettivi concreti. – ha precisato Torquato – Penso ad esempio all’Azienda consortile per i servizi sociali, sulla quale il Comune di Nocera Inferiore, con la mia amministrazione, ha già deliberato a favore due anni fa, trovando però un muro nell’amministrazione del Comune gemello. Oggi il sindacato di Gennaro D’acunzi potrà avere il merito storico di concretizzare questo obiettivo, cui anche gli altri due Comuni d’ambito non hanno manifesto contrarietà nel recente passato. Così per una serie di Accordi di Programma, cioè accordi su specifici obiettivi amministrativi, magari calati dentro una (ultimamente distratta) Conferenza dei comuni dell’Agro. La svolta civica che Gennaro D’acunzi ha impresso e che se avessero vinto i suoi avversari sarebbe verosimilmente tardata ad arrivare (di qui la non lungimiranza di chi li ha acriticamente sostenuti per disciplina di “cordata”) può portare qualcosa di buono. A patto che tutti giochino non per sé o per le proprie ambizioni, ma per quella più grande di Nocera (l’aggettivo mettetecelo voi) in un Agro unito e più forte”. Giuseppe Colamonaco
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