di Erika Noschese
Ancora assunzioni illecite all’Asl di Salerno e la conseguente necessità di annullare, parzialmente, i provvedimenti adottati per l’impossibilità a procedere con la stabilizzazione in quanto mancano i requisiti. L’azienda sanitaria locale aveva predisposto l’assunzione a tempo pieno e indeterminato, dal 30 giugno 2020 ma, con la stabilizzazione, è emerso che mancavano i requisiti, a seguito di indagini avviate dalla Procura della Repubblica. Da qui la decisione dell’Asl – come in casi passati e ampiamente raccontati attraverso queste colonne – di adottare un provvedimento in autotutela e dunque il licenziamento. Da tempo, ormai, l’Asl di Salerno mette in campo provvedimenti simili. L’inchiesta della Procura di Salerno fa luce su una serie di assunzioni che sono poi risultate essere illegali tanto da dover sospendere il provvedimento per il passaggio al contratto indeterminato. Assunzioni ma anche trasferiti sui quali la Procura indaga per capire se ci sono stati episodi di favoritismo solo perchè figli di. Al momento, stando a quanto emerso le indagini proseguono a ritmo serrato ma nssun inscritto nel registro degli indagati. Intanto, la Fials Salerno, attraverso il segretario provinciale Carlo Lopopolo, chiede spiegazioni all’Asl di Salerno e al direttore generale Iervolino in merito alla graduatoria del passaggio orizzontale relativo all’avviso emesso il 4 novembre 2019 e di cui non c’è traccia oggi. L’organizzazione sindacale pone l’attenzione circa l’avviso interno per il passaggio aziendale all’interno della medesima categoria tra profili diversi dello stesso livello economico, evidenziando che ad oggi non è stata ancora pubblicata una graduatoria in merito. “L’incongrua risposta fornitaci dalla Direzione è stata che le domande pervenute tramite le apposite modalità istituzionali previste con protocollo generale sono state perdute. Tale inaccettabile riscontro si pone in contrasto con le esigenze dell’Azienda e con le aspettative dei dipendenti che attendono da più di due anni l’elaborazione della graduatoria. Questo permetterebbe a diversi operatori di essere collocati nel profilo professionale adeguato alla loro attuale mansione – ha dichiarato il segretario provinciale – Una congrua ridistribuzione del fabbisogno del personale amministrativo consentirebbe l’abolizione del cosiddetto “supporto amministrativo”, che consente ad alcuni operatori di prestare la propria attività presso altri servizi diversi dalla loro originaria allocazione con un riconoscimento economico di circa 500 euro fino ad un massimo di 3 “supporti amministrativi” per un totale di 1500 euro in aggiunta allo stipendio previsto”. L’Asl di Salerno risulta essere l’unica Azienda Sanitaria in Italia a prevedere tale funzione e corrispettivo economico ma tale riconoscimento non è mai stato corrisposto al personale infermieristico, Tslb, Tsrm, ostetriche, Oss e così via. Da qui la richiesta di pubblicare entro 10 giorni della graduatoria inerente l’avviso e la sospensione ad horas del succitato “supporto amministrativo” e relativa retribuzione, alla luce delle assunzioni di circa 50 amministrativi dalla mobilità volontaria e in previsione di future convenzioni con altre Aziende Sanitarie Regionali.