La notizia diffusa da diverse testate, relativa ad una paziente con la Sla che ha deciso di lasciarsi andare e senza assegni di cura per quattro mesi, ha fatto il giro del web. Sono stati tanti i commenti a sostegno della donna e di supporto affinché si possa trovare una soluzione a stretto giro. Tra questi l’appello del professore Raffaele Giordano dell’Università di Napoli Federico II al primo cittadino Vincenzo Servalli. “Gent.mo Sindaco, nella giornata di ieri ho letto con preoccupazione e rammarico le notizie riguardanti la nostra concittadina, Apollonia D’Arienzo, presenti su numerosi quotidiani. Non entro nel merito di temi delicatissimi come quello del fine vita. Da cittadino, da medico e da politico ho sempre rispettato le volontà di un’altra persona, in qualunque direzione vadano. Non si possono mai conoscere fino in fondo i pensieri, le paure, le sofferenze e le condizioni di vita quotidiana di un malato e quindi non possiamo mai giudicarne le scelte. Da rappresentante delle istituzioni, però, devo dire che è inaccettabile che siano difficoltà economiche o burocratiche ad indirizzare quelle scelte. Non è giusto e non è degno di uno stato moderno leggere di quattro mesi di assenza di aiuti tramite assegno di cura (aiuto comunque non sufficiente). Peraltro, la stessa condizione mi è stata riferita anche dai parenti di altri concittadini che versano in gravi condizioni di salute. Per pazienti cosi delicati non può esistete un solo momento di interruzione delle cure. Per quanto detto, faccio appello al Sindaco di fare tutti gli sforzi in suo potere per sollecitare le istituzioni e gli organi preposti. Capire dove è sorto il problema e trovare delle soluzioni. Inoltre, chiedo al Sindaco di non abdicare al suo ruolo di responsabile della salute dei cittadini che amministra; di verificare, indirizzare e controllare la qualità dei servizi sanitari che vengono offerti loro. Confido in un suo intervento celere e proficuo. Cordiali saluti, Raffaele Giordano”. La possibilità, anche piccola, di un rapido disbrigo delle pratiche burocratiche, sarebbe già un passo avanti. Ovviamente persone affette da malattie come la Sla o simili non possono attendere la burocrazia, necessitano in ogni caso di corsie veloci ed efficaci. Dal Comune l’amministrazione ha evidenziato che “sui ritardi nell’erogazione degli assegni di cura il sindaco e il sottoscritto (Del Vecchio, ndr) quale assessore al ramo si sono attivati da tempo prima per comprendere le ragioni del ritardo che sono ascrivibili a carenza di fondi che non erano ancora arrivati dallo Stato, vero assente, alla regione sia per risolvere la problematica che ha fatto registrare una svolta decisiva. La giunta regionale con decreto del 22 luglio 2024 quindi già da tempo ha impegnato le somme che saranno assegnate a Cava con successivo decreto. Pertanto, l’amministrazione è e sarà presente quando si tratta della salute dei propri concittadini”. Giuseppe Colamonaco
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