La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione congiunta fra la Sezione Aerea di Napoli e la Sezione Operativa Navale di Salerno, ha inflitto un altro duro colpo al fenomeno della pesca illegale nel Golfo di Salerno.
L’operazione, rientra nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, ed è stata portata a termine nella mattina del 23 dicembre, con l’impego di un elicottero e due unità navali.
I finanzieri, in particolare, hanno agito su due fronti, dal cielo, per mezzo della ricerca aerea effettuata dall’elicottero Volpe 92 che, dopo essere decollato dalla base di Capodichino, ha effettuato un’accurata perlustrazione della costa del golfo, monitorando i movimenti dei motopescherecci; all’occhio attento dei piloti non è sfuggito il movimento di due unità da pesca, peraltro già note alle fiamme gialle, intente ad effettuare pesca a strascico sotto costa, vale a dire entro un miglio e mezzo ove vige il divieto assoluto per questo tipo di pesca. I motopescherecci sono stati intercettati nella zona di Capo D’orso, e prontamente sono stati effettuati i necessari rilievi della posizione, che hanno dimostrato in modo inequivocabile, l’illiceità della battuta di pesca.
A questo punto è scattata l’azione repressiva condotta in mare: dall’elicottero, è partita la segnalazione alla Sezione Operativa Navale di Salerno, dalla quale sono prontamente partite due unità navali, la V.5004, unità veloce in grado di raggiungere i 54 nodi, e la V.2022, che sono tempestivamente intervenute nell’area dell’intercettazione dei due motopescherecci.
A quel punto è stato inutile il tentativo posto in essere per portarsi a distanza consentita dalla costa, poiché i rilievi precedentemente eseguiti dall’elicottero Volpe 92, hanno consentito alle unità navali di operare il fermo dei pescherecci che sono stati condotti nel porto di Amalfi.
Una volta in porto, i finanzieri hanno proceduto alla verbalizzazione ed al sequestro delle reti e del pescato.
A terra è stata fornita preziosa collaborazione dalla Capitaneria di Porto che, con l’ausilio dei militari della Locamare Amalfi, ha collaborato nelle operazioni di verbalizzazione e di recupero degli attrezzi da pesca sequestrati.
Il prodotto ittico, dopo essere stato sottoposto a visita da parte dei veterinari dell’ASL SA 66, è stato devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli della provincia di Salerno.
Oltre al sequestro degli attrezzi e del pescato, ai trasgressori sono state erogate sanzioni amministrative per complessivi ottomila euro, e la trascrizione dei punti di penalità sui titoli professionali a carico dei comandanti, come previsto dalle norme vigenti.
L’operazione offre un altro importante contributo all’opera di contrasto di tutte le attività illecite in mare, opera nella quale la Guardia di Finanza è costantemente impegnata. La pesca a strascico sotto costa, in particolare, costituisce una grave e devastante forma di aggressione all’eco-sistema marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di un settore, quello della pesca, già fortemente provato da grosse difficoltà.
Numerose sono le segnalazioni fornite alla Guardia di Finanza circa l’esercizio di tale attività illecita, fatte proprio dagli stessi pescatori che, operando nella legalità, sono i primi ad essere danneggiati da questo tipo di pratica.