“Cava è Cava, evidentemente senza Servalli”; “Non ne ha azzeccata una”. I commenti brucianti della sezione cittadina della Lega guidata da Biagio Manzo e Mario Colucci sul primo cittadino Enzo Servalli. Il coordinatore ed il suo vice del carroccio metelliano analizzano dal loro punto di vista l’ultimo mese politico della città e l’occasione persa per il sindaco di sedere sullo scranno più alto di Palazzo Sant’Agostino. «Non che salvassimo qualcosa del passato, sia ben chiaro, ma quest’amministrazione della “Non svolta” non ne ha azzeccata una” – e continuano – Esattamente un mese fa, in seguito ai ben noti fatti accaduti in città, il sindaco Servalli azzerava la giunta comunale. Tale decisione, che ha lanciato tutti i cittadini cavese in un baratro di incredulità ed incertezza, è stata sbagliata fin dall’inizio, ma si è conclusa ancora peggio con la nomina di una “nuova” giunta composta dai “vecchi” assessori. Un cambiare per non cambiare, per far vedere di aver fatto qualcosa, insomma, un’occasione persa. Tempo 10 giorni e si è dimessa l’assessore Raffaelina Trapanese». «Possiamo dire che Servalli e le donne della sua giunta hanno poca fortuna. In ordine, sono andate via la Avagliano, la Moschillo, la Iannone, la Damiani e la Trapanese più qualche delega rinnegata o tolta a qualche consigliere fanno davvero un bel bottino. E non ci raccontassero storielle, perché anche questa amministrazione ha manifestato una “giunta ballerina” se aggiungiamo le tre cariche assessoriali cambiate dall’ex Bastolla fino alle sue dimissioni. Lo evidenziamo, senza voler sindacare nelle più che plausibili motivazioni personali, ma erano giorni che si rincorrevano le voci e tutti già sapevano delle probabili dimissioni della Trapanese a causa delle diverse vedute sul ridimensionamento scolastico». Ridimensionamento infatti che ha lasciato l’amaro in bocca anche ad esponenti della stessa maggioranza come Franco Manzo e a molti cittadini della frazione di Santa Lucia, punto di riferimento elettorale per Manzo stesso e del consigliere Enzo Passa, Psi, che ha fatto scricchiolare e non poco la maggioranza con parole abbastanza indolenti: «Siamo dinanzi ad un immobilismo ed incomprensibile timore da parte del sindaco». «Ultima nota triste – aggiungono i due della Lega – lungi da noi voler entrare nel merito delle questioni del centro sinistra, ma la probabile vittoria alla presidenza della Provincia, non fosse altro per i numeri che sono dalla parte del Pd, rappresenta un’altra occasione persa da Servalli e compagnia. L’avere il presidente della Provincia, con tutti i limiti del momento, avrebbe potuto ridare a Cava uno slancio dell’azione politicoamministrativa. Invece il buon presidente della Regione ha preferito al nostro primo cittadino, il sindaco di San Valentino Torio, rispettabilissima città, ma pur sempre di poco superiore ai 10mila abitanti. Qualcuno direbbe “come dagli torto” al presidente De Luca, che intervistato diceva “Cava è Cava”, evidentemente senza Servalli».
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