di Monica De Santis
Lutto nel mondo dei tifosi della Salernitana, è venuto a mancare Umberto Siani lasciando nello sconforto amici, parenti e quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo e di seguire insieme a lui le sorti della squadra granata. Originario del quartiere di Mariconda, era legato al cavalluccio marino da una passione inossidabile, una passione che aveva coltivato sin da piccolo e che non l’aveva mai lasciata. Malato da tempo, le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni tanto che molti tifosi, attraverso le pagine social avevano chiesto una preghiera ed un incitamento da parte della Curva Sud per sperare che Umberto riuscisse a vincere la sua partita più importantee che uscisse dalla terapia intensiva dell’ospedale San Leonardo, dove era stato ricoverato alcuni giorni fa. Un popolo intero che si era unito intorno all’amico e tifoso, ma purtroppo la malattia alla fine ha avuto la meglio. Dunque ha lasciato questa terra il “mister”, come lo chiamavano tutti, Umberto Siani dopo aver combattuto come un leone si è spento lasciando nel dolore familiari e quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Appassionato granata, una vita dedicata anche ai più giovani, tramite il calcio e lo sport come veicolo di insegnamento dei valori che riusciva a tramandare. Il suo volto sofferente ma felice ha accompagnato la cavalcata verso la serie A della Salernitana, diventandone una delle icone più belle. Le sue foto con l’ossigeno, in strada a festeggiare sono state il simbolo della promozione in serie A. E come uno scherzo del destino il suo immenso cuore granata abbia smesso di battere proprio a poche ore di distanza da un’altra grande gioia. Non appena si è diffusa la notizia della sua morte, sui social sono stati tantissimi i messaggi che amici e tifosi gli hanno dedicato… “Tu che sei stato tanto un leone per tutti hai deciso di fermarti…ebbene mi mancherai…ne abbiamo fatte tante insieme…stammi bene umbè ti abbraccio e grazie per ciò che sei stato per tanti ragazzi del nostro quartiere…anzi i tuoi ragazzi…li hai trattati come figli e oggi quei figli ti piangono come un papà…ciao mister”, è stato uno dei commenti.