«L’unico modo era pagare i giudici» - Le Cronache
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«L’unico modo era pagare i giudici»

«L’unico modo era pagare i giudici»

«L’unico modo per far leggere le carte ai giudici era quello di pagare. Per i soli 25 euro previsti per loro, le carte non le leggono». E’ quanto ha affermato Claudio Domenico Dusci al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno Pietro Indinnimeo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi presso la casa circondariale di Fuorni. Dusci, coinvolto nell’inchiesta della Guardia di Finanza è accusato, unitamente agli altri indagati di corruzione in atti giudiziari, al termine dell’interrogatorio di garanzia ha avuto il beneficio degli arresti domiciliari. Rimesso in libertà, invece, il consigliere comunale di Castel San Giorgio, Alfonso De Vivo. De Vivo è stato scarcerato dopo l’interrogatorio di garanzia. Il consigliere comunale, assistito dall’avvocato Giuseppe Della Monica, ha risposto a tutte le domande, offrendo elementi circostanziati e documentali circa la sua estraneità ai fatti che gli sono stati contestati. Il consigliere De Vivo, ha spiegato al Gup, che il fiscalista Miranda (il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere) gli aveva chiesta dei soldi extra parcella per il buon esito della controversia presso la commissione tributaria. Ma De Vivo pare non immaginasse, minimamente, che parte di quell’extra sarebbe stato versato al giudice per “aggiustare” la sentenza. Arresti domiciliari anche per Teodoro Tascone, difeso da Antonio Calabrese. L’ex parlamentare, finito nell’inchiesta in qualità di fiscalista, ha ammesso di aver riferito all’imprenditore Cosimo Amoddio della necessità di assumere il figlio del giudice (Spanò) e di donargli un immobile. Richiesta giustificata dal fatto che il giudice era presente in diverse commissioni tributarie e quindi in qualche modo si sarebbe potuto impuntare. “il Gip ha ritenuto – si legge in una nota del legale dell’onorevole Tascone – che, a seguito dell’interrogatorio reso, le esigenze cautelari potessero essere garantite da una misura meno gravosa rispetto a quella inframuraria; attendiamo adesso di prendere visione dell’intero fascicolo delle indagini per elaborare una accorta linea difensiva non escludendo anche la possibilità di presentare il riesame avverso l’ordinanza . Sono convinto , aggiunge il difensore , che la posizione dell’onorevole Tascone possa, in corso di causa, essere ulteriormente chiarita e ridimensionata. Pur essendo ripreso dalle telecamere mentre avviene il passaggio di soldi, Vincenzo Castellano ha negato ogni addebito. Alcuni degli indagati ristretti a Fuorni hanno chiesto di poter parlare con il magistrato titolare dell’inchiesta. L’inchiesta è tutt’altro che chiusa e, quasi certamente, nei prossimi giorni potrebbero esservi ulteriori sviluppi. Pina Ferro