L’Ordine degli Ingegneri compie cento anni: un convegno a Palazzo di Città - Le Cronache
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L’Ordine degli Ingegneri compie cento anni: un convegno a Palazzo di Città

L’Ordine degli Ingegneri compie cento anni: un convegno a Palazzo di Città

di Erika Noschese
L’Ordine degli Ingegneri compie cento anni. In occasione del centenario del sistema ordinistico martedì 27 giugno nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno si terrà un importante convegno a partire dalle ore 10. Proprio ieri mattina, presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Salerno e provincia è stato presentato il programma del convegno organizzato in occasione del Centenario dell’Albo degli Ingegneri. “Le nuove frontiere dell’ingegneria: sfide decisive per traguardi ambiziosi”, sarà il filo conduttore dell’incontro che si terrà a Palazzo di Città. «100 anni di sistema ordinistico territoriale, sono accadute tante cose dal 1923 ad oggi e la prima cosa che accadde fu la guerra e successivamente l’impegno degli ingegneri nella ricostruzione tra boom economico, infrastrutturazione del nostro Paese fino ad arrivare agli anni ‘90 con la seconda Repubblica, il cambiamento relativo all’impianto normativo e la riforma del sistema ordinistico, laurea triennale e magistrale fino ad arrivare ad oggi con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza con gli ingegneri chiamati in campo ad essere protagonisti consapevoli, competenti, responsabili», ha ricordato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Salerno Raffaele Tarateta. E proprio in termini di Pnrr, la città di Salerno si appresta a vivere sfide difficili ma importanti che vanno a cambiare il volto del capoluogo di provincia. In quest’ottica, fondamentale sarà il lavoro degli Ingegneri: «Salerno si inquadra in questo percorso: nel 1923 nasceva il sistema ordinistico, nel 1926 veniva bandito l’appalto per il progetto di Palazzo di Città in cui ci ritroveremo martedì – ha aggiunto il presidente Tarateta – Le tappe proseguivano nella trasformazione urbana di Salerno con l’ingegnere Michele De Angelis, uno dei protagonisti principali di questa trasformazione e fu presidente dell’Ordine degli Ingegneri a cui abbiamo dedicato questa sala». Il numero uno dell’Ordine ha ricordato che Salerno è stata protagonista anche nel dopoguerra fino ad altre scelte, «quali il porto commerciale e le realtà oggi presenti con lo stadio e l’inaugurazione di piazza della Libertà, di cui si discute ancora oggi». La sfida ora è il futuro: «Il futuro è ancora una volta quello di una categoria di ingegneri, professioni tecniche, che sono figure che portano avanti il cambiamento. L’opera dell’ingegneria è fondamentale, partecipando alle fasi di programmazione, pianificazione degli interventi, individuazione del Fabbisogno perché se le scelte devono essere sostenibili, mirate alla ripresa e resilienza, non può che avvenire in condivisione». In merito al convegno, dunque, si inizierà, come spiegato nel corso della presentazione dal presidente dell’Ordine, ingegner Raffaele Tarateta, con i saluti istituzionali da parte del sindaco Vincenzo Napoli, del Prefetto Francesco Russo, dell’Arcivescovo Metropolita di Salerno Andrea Bellandi, del vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, del Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, del presidente di Confindustria Antonio Ferraioli, del presidente ad interim Ance Aies Salerno Fabio Napoli e del presidente Rete Professioni Tecniche, Past President Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno Armando Zambrano. Toccherà poi al presidente Tarateta introdurre gli interventi dei presidenti dell’ordine degli ingegneri delle province di Napoli, Avellino, Caserta e Benevento, oltre che di Tiziana Petrillo del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Alle 11.30 ci sarà la consegna delle targhe di riconoscimento ai precedenti consiglieri dell’ordine, mentre alle ore 12.30 l’inaugurazione della mostra “Ingegneri e rappresentanza: le tappe del centenario” a cura del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Il convegno proseguirà nel pomeriggio. Dalle ore 15, infatti, si discuterà di “Dal sapere al saper fare è questione di ingenium. Il passaggio tra l’homo sapiens e l’homo faber a cura di Rosanna Alaggio dell’Università degli Studi del Molise. Lo spaccato su tecnica e tecnologia sarà invece a cura di Francesca Romana d’Ambrosio, presidente dell’Associazione italiana di Storia dell’Ingegneria. L’ultima parte sarà dedicata a “Storie di ordini e ingegneria: dopo il centenario quale futuro” con gli interventi di Michele Brigante, past president dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno; Edoardo Cosenza, Consiglio nazionale degli Ingegneri; Armando Zambrano, presidente Rete Professioni tecniche, past president Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno; Angelo Domenico Perrini, presidente del consiglio nazionale degli Ingegneri; Bianca Maria Vaglieco, dirigente di ricerca Cnr-Stems; Massino Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; Fabrizio Curcio, Capo dipartimento Protezione Civile presidenza del Consiglio dei Ministri; Tullio Ferrante, Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti. Le conclusioni saranno affidate al presidente Tarateta.