Lo Scout Speed risana il bilancio comunale Esposto in procura di “Noi Consumatori” - Le Cronache
Attualità Cronaca

Lo Scout Speed risana il bilancio comunale Esposto in procura di “Noi Consumatori”

Lo Scout Speed risana il bilancio comunale Esposto in procura di “Noi Consumatori”

Pina Ferro

Bilanci comunali risanati grazie allo Scout Speed. Scende in campo il movimento “Noi Consumatori” che presenta, attraverso l’avvocato Giuseppe Russo un esposto alla Procura della Repubblica. Nel mirino sono finiti i sindaci protempore, i comandanti della polizia municipali, il segretario comunale, il responsabile del settore amministrativo – finanziario dei comuni di Albanella, San Cipriano Picentino e Agropoli. Nell’esposto presentato, l’avvocato Russo, responsabile di “Noi consumatori di Castellabate” e coordinatore degli “Anti Equitalia Point” di Agropoli e Giffoni Sei Casali rappresenta le difformità dello scout speed. In particolate Russo spiega di essere venuto in possesso un documento “interno” relativo al Comune di Albanella, nel quale il responsabile della Polizia Municipale comunicava al responsabile del settore Amministrativo – come l’autovelox Scout Speed (utilizzato dall’Ente dall’agosto 2017 e che avrebbe elargito oltre 5.000 verbali – che hanno permesso di risanare il bilancio comunale), risultasse essere illegale con una non indifferente rilevanza penale di tutta la “faccenda”. “Tale documento, – si legge nell’esposto – costituente una vera e propria “denuncia” relativa ad un sistema praticamente truffaldino, ben architettato dall’Ente Pubblico per un chiaro vantaggio economico e non certo per la salvaguardia degli automobilisti), non mi è stato inviato a caso giacché il suindicato responsabile è ben consapevole che dal mese di novembre dell’anno 2017 lo scrivente sta intraprendendo una vera e propria battaglia legale avverso i Comuni di Albanella, Agropoli e San Cipriano Picentino; battaglia avente per oggetto le gravi anomalie di un sistema di controllo della velocità (denominato scout speed) contemporaneamente utilizzato da tre diversi enti pubblici (Albanella, San Cipriano Picentino ed Agropoli), tramite l’utilizzo di un’autovettura privata “civetta”. Il tutto assolutamente in violazione di legge”. Secondo Russo “il contenuto di tale “missiva interna” (che molto probabilmente doveva rimanere “ben nascosta” all’interno della amministrazione interessata) è di una gravità unica e non indifferente; praticamente una denuncia di un sistema di controllo della velocità illegale, posto in essere da privati (con la consapevole compiacenza dell’ente); un sistema talmente illegale da avere non indifferenti rilievi penali alias di chiara natura antigiuridica. raticamente il Responsabile della Polizia Municipale denuncia le stesse identiche cose che lo scrivente avvocato aveva già segnalato alle Autorità Istituzionali suindicate con la non indifferente novità di ulteriori importanti “particolarità” (descritti dal Luigi Guarracino) che hanno una chiara e grave rilevanza penale e che, a mio avviso, coinvolgono anche i Comuni di Agropoli e San Cipriano Picentino (che hanno posto in essere lo stesso identico “sistema illegale”) avendo a che fare, infatti, tutti e tre i Comuni, con la medesima società appaltatrice (nota, tra l’altro, per i suoi non indifferenti problemi di natura processuale penale legali alle truffe sugli autovelox). Ad Albanella un vigile si rifiutò d effettuare il servizio di rilevazione della velocità quando si rese conto che questo era stato montato su una vettura ad uso privato e che i conti correnti su cui versare i soldi delle contravvenzioni non erano intestati al Comune di Albanella ma ad una società.