di Monica De Santis
Sono due sorelline ed un fratellino. Sono arrivati in Italia da pochi giorni. Sono arrivati dall’Ucraina, insieme alla madre, che li ha lasciati con la nonna prima di far rientro nella sua patria martoriata dalla guerra, dove ha lasciato il marito ed il lavoro. Sono in tre, in un paese straniero, non parlano l’italiano e non hanno ancora degli amici. Eppure per loro il vento sta cambiando, si sta cercando di ricreare, per quello che si può, per loro una sorta di normalità. E così da lunedì, i tre bambini, di 8, 11 e 13 anni, hanno iniziato a frequentare la scuola. Ad accoglierli il plesso di Fratte dell’Istituto comprensivo San Tommaso d’Aquino… “Li abbiamo accolti di buon cuore – racconta la dirigente scolastica Marida Chiumiento – inizialmente stanno praticando delle attività laboratoriali e si rapportano con le insegnanti e con gli altri ragazzi, grazie alla presenza nel nostro istituto di altri ragazzi ucraini che stanno facendo da interpreti per loro e che li stanno facendo sentire a loro agio. Piano piano poi, inizieremo ad inserirli nelle classi idonee per la loro età”. La preside Chiumiento racconta che aveva dato la propria disponibilità ad accogliere i piccoli profughi ucraini, appena ha capito che sarebbero arrivati dei piccoli profughi in città. E così ha comunicato il tutto all’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Salerno, Gaetana Falcone che l’ha messa in contatto con la nonna dei tre fratellini… “E’ stata la prima dirigente a dare la sua adesione, ed ora in tanti stanno rispondendo e presto inseriremo nelle nostre scuole anche gli altri profughi che stanno arrivando a Salerno”. I tre fratellini stanno andando a scuola accompagnati dalla loro nonna… “Sono sereni, nonostante la situazione che stanno vivendo. I nostri alunni li hanno accolti con gioia, così come gli insegnanti che si sono mostrati disponibili sin da subito. – prosegue la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo San Tommaso D’Aquino – Siamo tutti coinvolti in quest’accoglienza, per noi è un valore importante che va testimoniato ed esercitato e quindi lo abbiamo fatto con grande slancio e passione. Come dicevo, i nostri alunni sono stati straordinari per l’accoglienza, sono bambini attenti a non lasciarli soli, attenti a far si che non si sentano fuori posto. Naturalmente siamo ancora in una fase in cui i ragazzini stanno in piccoli gruppi, poi piano piano faremo in modo che si possano relazionare con un’intera classe. Sicuramente nessuno di noi li lascia mai soli. Possiamo dire che li stiamo coccolando. Accogliere è questo, ed è un valore educativo davvero importante, l’accoglienza non deve essere predicata, ma deve essere vissuta, sperimentata. Si impara ad essere attenti agli altri quando ci si mette in condizione di essere attenti”. La preside Marida Chiumiento non nasconde di essere disposta, in caso di necessità, di essere disposta ad accogliere, nei limiti delle loro disponibilità anche altri bambini e non solo al plesso di Fratte, ma anche negli altri due plessi del suo istituto comprensivo.